Non si capisce Israele se non si conosce il suo cuore, il deserto del Negev, la distesa di sabbia e roccia, dune e pietraie, oasi e crateri, che occupa il 60 per cento del Paese. Ci si arriva con i voli diretti di Ryanair da Roma e Milano per Tel Aviv ed Eilat, inaugurati il 29 ottobre. Si atterra a Eilat (per qualche mese ancora a Ovda, a 60 chilometri, fino al completamento del nuovo scalo internazionale) e poi la scoperta.
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EILAT: TRA IL REEF E IL DESERTO
L’esplorazione d’Israele può cominciare proprio da Eilat, immergendosi subito nel mood rilassato della città. Qui la lentezza detta il ritmo delle giornate, tra un tuffo nelle tiepide acque del Mar Rosso e una giornata al Dolphin Reef, centro polivalente che offre immersioni coi delfini, rigorosamente liberi di uscire in mare aperto e rientrare a loro piacimento. Al termine dell’immersione la struttura nasconde una piccola oasi di serenità, dove fare stalbet – parola che in ebraico significa relax – galleggiando nella piscina d’acqua del Mar Morto o lasciandosi cullare dalle maestre di tecniche di rilassamento in acqua, per un trattamento che ricorda vagamente il Watsu – lo Shiatsu acquatico – solamente molto più rilassante. Gli amanti del mondo sottomarino, oltre a immersioni e snorkeling, possono scendere nei piani bassi della torre dell’Underwater Observatory Marine Park, per ammirare dalle ampie vetrate poste a 12 metri di profondità il mondo colorato del reef, tra coralli di ogni forma e colore, aquile di mare e cavallucci marini.
Lasciandosi alle spalle le acque del Mar Rosso si ha un primo assaggio del deserto arrampicandosi con le 4×4 di Jeepsee sulle montagne di Eilat, dalle cui cime si gode di una vista che spazia dal deserto del Sinai alle coste giordane. Siamo in una zona particolare, sulla faglia che segna il confine tra la placca africana e quella araba, e ogni giorno le forze celate nelle profondità della terra muovono impercettibilmente queste montagne di granito e calcare, con milioni di piccole scosse che nel tempo hanno creato spettacolari fenditure verticali, vere e proprie crepe nelle montagne sulle quali crescono solo piccoli arbusti e qualche acacia qua e là. Da queste parti d’estate al sole si raggiungono anche i 70 °C, mentre tra ottobre e aprile le temperature diurne raramente superano i 30°C all’ombra e spesso soffia una piacevole brezza che mitiga il clima. In queste alture apparentemente disabitate vivono in realtà parecchi animali, tra cui scorpioni, gazzelle, iene e perfino qualche raro esemplare di leopardo, che solitamente escono col buio. Per vivere la magia del deserto di notte Desert Eco Tours accompagna sulle cime dove, al sicuro, si ascolta il passaggio degli animali e si beve un tè sotto le stelle.
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NEGEV: TRA SCULTURE DI PIETRA E CRATERI GIGANTI
Poco più a nord ecco la Valle del Timna, surreale riserva naturale dove per milioni di anni vento e acqua hanno scolpito la roccia fino a creare delle vere opere d’arte. Funghi di pietra, archi naturali e colonne a forma di sfinge formano un paesaggio unico al mondo. All’opera della natura si somma anche l’opera dell’ingegno umano: qui troviamo infatti alcune tra le più antiche miniere di rame della storia del mondo, con cunicoli e pozzi scavati nella roccia, antichi forni per la fonditura del rame, resti di villaggi e templi ad uso dei minatori. La Valle del Timna si esplora con l’auto privata o in jeep, accompagnati da una delle 15 guide presenti nel parco. I più sportivi possono inoltrarsi nei luoghi più reconditi del parco in mountain bike o a piedi. Tra l’altro l’Israel National Trail, uno dei più suggestivi cammini del mondo, che attraversa Israele per oltre 1000 km dall’estremo sud fino alla fertile Valle di Hula, nell’alta Galilea, passa proprio di qua.
Altra prodigiosa meraviglia della natura, sempre figlia di fenomeni erosivi, è il Makhtesh Ramon, gigantesca fenditura lunga 40 chilometri e profonda 500 metri, originato da una depressione marina quando il deserto era coperto dalle acque. Si può circumnavigare dall’alto o esplorare fin nelle sue viscere, seguendo sentieri di trekking appena segnati tra colline colorate e rocce prismatiche. Sui suoi margini troviamo Mitze Ramon, un tempo avamposto militare e oggi piccola cittadina a vocazione turistica, con qualche hotel, un centro visite per organizzare le escursioni e un’impareggiabile vista sul cratere di origine erosiva più grande del mondo.
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OASI E VIGNETI NEL DESERTO
In questa zona di deserto sorgono qua e là piccole oasi. Tra queste merita una sosta il canyon di En Avdat, nella valle del fiume Zin: passeggiando all’interno della gola ci s’imbatte in stambecchi nubiani, palmeti e tamerischi, piccole cascate d’acqua sorgiva e alcune grotte che i monaci usarono come abitazioni in epoca bizantina. La valle dello Zin fu al centro del dominio dei Nabatei, dal IV secolo a.C i veri padroni di questi luoghi: questi beduini furono guerrieri, commercianti e profondi conoscitori delle vie carovaniere, e in seguito divennero agricoltori così abili da riuscire a produrre il vino in pieno deserto.
Tra le rovine di Avdat, antica città nabatea sulla via dell’incenso, torna in mente la visione biblica di Isaia, che profetizzava la fioritura del deserto. E i figli d’Israele, come i Nabatei, creano la vita laddove fatica anche a crescere l’erba. Così nel deserto oggi crescono davvero i fiori, insieme a vigneti, olivi e melograni. Esistono strade del vino, tra vinerie e kibbutz, per degustare Merlot o Chardonnay. Come la piccola vineria a emissioni zero Carmey Avdad, che offre ospitalità in 6 appartamenti, ognuno con una piccola piscina privata per fare stalbet in pieno deserto. O come la Sde Boker Winery, all’interno del kibbutz dove abitò per molti anni Ben Gurion, fondatore dello Stato d’Israele, nella quale Zvi Remak produce Chardonnay invecchiato in botti di quercia e un ottimo olio extravergine d’oliva.
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L’INTRAMONTABILE FASCINO DEL MAR MORTO
La traversata del Negev non può che concludersi con la discesa in uno dei luoghi più spettacolari del pianeta, la depressione del Mar Morto, dove le acque dolci del Giordano si trasformano in un cocktail di acqua minerale ad altissima concentrazione salina. Una magia che è una manna per chi vuole trascorrere qualche giorno semplicemente a farsi cullare dalle sue acque salatissime, in una sorta di sospensione della gravità che è insieme momento wellness ed esperienza mistica. Sulle sponde della più grande spa naturale del mondo troviamo ambienti completamente diversi tra loro: si va dalla fiabesca oasi di En Gedi, nella zona sud del bacino, alla cittadina di Ein Bokek, dove si trovano gli hotel 5 stelle.
Proseguendo verso nord si arriva al Monte Masada, sulla cui cima troviamo i resti dell’ultima roccaforte ebraica prima della conquista romana, cinta d’assedio per lunghi mesi, tra il 73 e il 74 d.C., da un esercito di migliaia di legionari. Qui si crede sia avvenuto uno dei più grandi suicidi di massa della storia del mondo, quando 960 assediati, tra cui donne e bambini, si dettero la morte piuttosto che cadere prigionieri dei Romani. Una storia cruenta che è divenuta simbolo non solo dell’identità ebraica, ma anche del coraggio e del sacrificio di tutti i popoli oppressi della storia, che hanno pagato con la vita i loro atti di eroismo in nome della libertà. Alla fortezza di Masada ci si arriva a piedi o in funivia. La bellezza del panorama e la consapevolezza di essere in un luogo a suo modo speciale sono un connubio che rende questa visita indimenticabile.
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TOUR A GERUSALEMME
Lasciato il Mar Morto, imprescindibile è una tappa a Gerusalemme. Muro del Pianto, Spianata delle Moschee e Basilica del Santo Sepolcro sono tutti simboli di una città che è essa stessa simbolo. Esiste, tuttavia, anche una Gerusalemme diversa, contemporanea. Come quella della Prima Stazione, trasformata in centro culturale e luogo di svago, tra ristoranti gourmet e bancarelle d’artigianato locale. O come Yemin Moshe, il primo quartiere a essere costruito fuori dalle mura, oggi casa e ritrovo di artisti, musicisti e intellettuali, con il suo mulino, il bel panorama sulla città vecchia e le piccole boutique di gioielli artigianali. Proseguendo verso la porta di Jaffa si arriva alla nuovissima galleria dello shopping, Alrov Mamilla Avenue, un grande mall all’aperto che integra antichi edifici storici con nuove architetture che ospitano caffè e negozi alla moda.
Per uno shopping più tradizionale abbiamo lo shuk, il tradizionale mercato di Mahane Yehuda, dove trovare ogni genere di prodotto, dai dolci al sesamo alle spremute di melograno, dai tipici formaggi di capra a decine di varietà di coloratissima frutta secca. Da vivere di giorno e ancora più di notte, quando il quartiere si trasforma, soprattutto il giovedì e venerdì, in un luogo di ritrovo per giovani e meno giovani, con ristoranti, bar e dj-set fino a tarda notte.
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TEL AVIV: DESIGN E MODA TRA GLI ANTICHI QUARTIERI
Tappa finale del viaggio, Tel Aviv, la piccola NY del Mediterraneo, la città delle start up, dal clima sempre mite: attiva 24 ore al giorno, vibrante, effervescente e dinamica, la capitale economica d’Israele non perde mai la sua impronta mediterranea, la sua attitudine al relax, con caffè e ristoranti sempre affollati e lunghe spiagge frequentate a tutte le ore.
Ad Hatachana, nella storica stazione ferroviaria, sulla terrazza panoramica di Shushka Shvili, si mangiano tapas e si beve una delle 100 birre a catalogo. A Neve Tzedek, antico quartiere bohémien, tra le cui viuzze si susseguono una moltitudine di showroom di design e piccole boutique. Poco distante, gli amanti del design non dovrebbero perdere una visita al mercato di Nahalat Binyamin: ogni martedì e venerdì una sfilata di artisti e designer, con street performer e musicisti a ravvivare la scena.
Molto vicino a Nahalat Binyamin e aperto tutti i giorni troviamo invece il Carmel Market, dove fare la spesa insieme ai locali tra banchi di spezie e gadget per turisti. Non siamo in un mercato arabo ma un margine di contrattazione c’è anche qui.
Altra zona, altro shopping. Tra le mura medievali della città vecchia, la bellissima Jaffa, ci si perde tra show room di moda, atelier d’artisti locali e gioiellerie yemenite, come quella di Ben-Zion David: tra queste mura i gioielli vengono pensati, disegnati, realizzati e venduti. Il laboratorio è anche museo d’arte, dove si può esplorare il mondo della gioielleria yemeneta gustando un buon caffè con cardamomo e zenzero. I fashion addicted possono esplorare le boutique di Jaffa e dintorni alla ricerca dei migliori stilisti emergenti di Tel Aviv con TLVstyle: Galit Reismann propone tour e personal shopping in giro per la città.
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DOVE DORMIRE A ISRAELE
Dormire a Eliat
Isrotel Agamin Hotel. Al piano terra troviamo stanze con accesso diretto alle piscine, che costituiscono il cuore di questo 4 stelle non lontano dal mare.
Dormire nel Negev
Timna Park camping. Nella Valle del Timna si può campeggiare di fronte al lago con la propria tenda o fare glamping nelle spaziose tende del “Villa Camp”
Isrotel Inn. Mitze Ramon, perfetto come base per esplorare il più grande cratere erosivo del mondo e il deserto circostante
Dormire a vicino al Mar Morto
Isrotel Dead Sea. Centro benessere di tutto rispetto con 21 sale per trattamenti, piscine con acqua del Mar Morto, piscine con zolfo, sauna e vasche idromassaggio.
Dormire a Gerusalemme
Mamilla Hotel. Hotel di design progettato dall’archistar Moshe Safdie, che miscela l’architettura tradizionale della città all’arredamento ultramoderno del designer italiano Piero Lissoni. Con centro termale, piscina coperta e ristorante in terrazza panoramica
Ibis Jerusalem City Center. Hotel economico situato a Zion Square, a due passi dalla Porta di Giaffa e dalla città vecchia.
Prima Park Hotel. Hotel tematico dove il vino è protagonista in ogni angolo. Organizza degustazioni e tour per cantine.
Dormire a Telaviv
Renaissance Tel Aviv Hotel. Hotel di lusso perfetto per chi vuole soggiornare fronte mare, sulla Gordon Beach. Con spa e piscina indoor
65 Hotel. Bell’hotel di design sulla Rotschild Ave, a pochi passi dal vivace quartiere di Neve Tzedek. Happy hour ogni sera per gli ospiti.
Mercure Tel Aviv City Center. Hotel moderno sito tra Neve Tzedek, la spiaggia e Dizengoff Street, la più famosa via dello shopping di Tel Aviv
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