«Guarda, fa il salto avvitato!», urla un bambino felice. Il delfino si è appena esibito in uno «spinner», specialità acrobatica di casa. Lo imitano altri due, volano almeno cinque metri sopra l’acqua, mentre uno si spiaggia sulla banchina dove i biologi marini hanno pronto il cibo. È uno spettacolo ma è tutto naturale, ci spiega la guida dell’Acquario di Genova: i movimenti sono spontanei, gli animali non vengono forzati come al circo a intrattenere le persone.
Il vero show però comincia dopo le dieci di sera. Quando le luci si spengono e l’acquario sembra un grande sottomarino silenzioso. Di fronte alla vasca dei delfini viene allestita una camera, con lettone e lettino, armadio e tv, tutto a tema Spongebob, la spugna gialla protagonista del cartone animato di Nickelodeon. È la prima volta che succede: dormire con i delfini all’Acquario di Genova. Questo speciale pigiama party è il premio in palio per il concorso «Una notte all’acquario con Spongebob» (sotto, le istruzioni per partecipare).
La vista lascia senza parole non solo i più piccoli: il vetro della vasca che avvolge la camera è come un grande schermo, solo che qua è tutto vero. I delfini che fluttuano sopra le nostre teste e scivolano davanti al letto mentre dormono con un occhio chiuso e uno aperto, perché, ci spiegano, si riposa solo un emisfero alla volta. C’è Goccia, il cucciolo di tre anni con una spiccata indole mammona, che nuota sotto alla mamma. Tutti continuano questa specie di danza senza mai fermarsi, perché per vivere devono respirare volontariamente. Con questo spettacolo davanti agli occhi dispiace un po’ dormire, e così si passa il tempo ad ammirare in silenzio gli animali da sotto le coperte.
Al risveglio, verso le sei di mattina, i dieci delfini sono già tutti svegli: eccone uno che avvicina il muso al vetro per salutare. Altri, incuriositi, si fanno avanti. La guida ci illustra la routine della giornata di un delfino. Mangiano cinque volte al giorno e ognuno di loro consuma dai dieci ai quindici chili di pesce al giorno. Gli anziani stanno di qua e i giovani di là, così ognuno fa la sua vita e non ci si disturba. Quando litigano, i biologi marini li separano in vasche diverse, un po’ come a scuola. Per distinguerli, bisogna fotografare entrambi i lati della pinna: ci si mette mesi, ma quando si riesce è grande festa tra i biologi. Al contrario del luogo comune che li descrivono come animali sempre allegri e pacifici, i delfini possono essere anche pericolosi: quando sbattono la coda sul pelo dell’acqua, per dire, non è un buon segno, meglio scappare.
Dopo l’incontro ravvicinato con questi grandi animali marini, ci addentriamo nei corridoi dell’Acquario. La guida racconta della vita qui come di una piccola comunità familiare, con i biologi marini che vivono la loro professione più come una missione che come un lavoro. E infatti gli abitanti acquatici sono trattati un po’ come vecchi amici. Ci sono «i poveri squali» che dopo il famoso film di Spielberg non godono di buona stampa: un’ingiustizia, ci spiegano. Solo gli squali bianchi sono pericolosi. I gattucci sono innocui, così come gli squali nutrice, con i bambini che ai Caraibi imparano a nuotare aggrappandosi a loro. C’è Pakol, esemplare di questa famiglia, che sta sempre in un angolo della vasca, attaccato alla bocchetta dell’acqua. Ha un passato difficile: è stato ritrovato in un piccolo acquario di una pizzeria e, dopo la segnalazione, è stato portato qua. Non è più riuscito a crescere ma ha trovato una vita migliore. C’è Nove, è una femmina ed è lo squalo più vecchio d’Europa.
Più in là ecco i tre lamantini, anche loro costano un po’: mangiano ogni giorno 140 chili di verdura al giorno. Poi arrivano i pesci pagliaccio, tra i più fotografati dell’Acquario dopo il successo del film animato Nemo. Il polpo, meno di moda, detiene un piccolo primato: è il più intelligente tra gli invertebrati. Il premio simpatia è invece scontato e va ai pinguini, ma anche le foche sono molto amate dai bambini. Ci sono Baffo, la zia Tehy e l’esemplare più giovane è Pesto, è nato qua lo scorso agosto in un’atmosfera di festa, come per la nascita di un bebè. Tutti i biologi e il personale ad assistere al parto e alla fine grandi applausi.
Ecco cosa fare per passare una notte all’Acquario di Genova con i delfini. Basta guardare gli episodi speciali della serie Spongebob, il sabato e la domenica su Nickelodeon alle 14.30, contare quanti «krabby patty d’oro» si vedono comparire, andare sul sito Nick.it/acquario e partecipare al concorso «Una notte all’Acquario con Spongebob». I vincitori potranno passare una notte all’Acquario in una camera allestita davanti alla vasca dei delfini e visitare la struttura con una guida.
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