Trekking Monte Cucco: una bella escursione panoramica in Umbria
Monte Cucco è una cima, vetta o semplicemente bellissima collina che si trova in Umbria, in provincia di Perugia e arriva a 1566 metri di altezza, che non saranno tanti, ma non vanno neppure ignorati.
In questo caso inoltre Monte Cucco è un’escursione che ho fatto di recente e che vorrei raccontarvi visto che, tanto per cambiare, merita.
Come arrivare a Monte Cucco?
Il paese più vicino è Sigillo, da lì si sale lungo la strada SP 44 e dopo diversi tornanti si arriva al Presidio Guide della Grotta di Monte Cucco (usate questo come riferimento per il navigatore e vi dovrebbe risultare semplice). Non ho ancora capito bene cosa sia, ma so che è il punto di partenza per questo sentiero. Qui si trova un parcheggio libero e potete lasciare la macchina.
Escursione Monte Cucco: dati tecnici e difficoltà
Partenza: Presidio Guide della Grotta di Monte Cucco – sopra Sigillo
Arrivo: stesso posto
Percorso ad anello
Lunghezza: 6 km
Durata: 3 ore se si ha un buon passo, 4 se si va molto lentamente
Dislivello: 300/400 metri (ma non sottovalutateli)
Difficoltà: E, escursionistica
Nota bene: non adatta a chi soffre di vertigini
Quest’escursione a mio parere è decisamente interessante perché riesce ad unire bellissimi paesaggi, aperti e in cresta e parti di sentiero molto semplice ad altre invece che richiedono maggiore attenzione.
Nel concreto è un’escursione non troppo lunga che si fa con tutta calma (ma parecchia calma) in una mattina e permette quindi di fare numerose altre cose durante la giornata… (tipo andare a mangiare al ristorante a pranzo, per intenderci subito).
Al contempo però non la consiglierei a chi non ha alcuna pratica di montagna o di escursionismo…
O a chi cerca una passeggiata di salute per intenderci, perché questa rimane un’escursione di trekking di livello escursionistico ovvero rivolta agli escursionisti (così sarebbe nella teoria).
Trekking Monte Cucco: descrizione percorso e elementi da tenere presenti
Partenza come detto dal parcheggio… Nel mio caso l’accoglienza è stata chiarissima: un vento capace di farti chiedere “ma siete seri? Ma se fino a due minuti fa c’erano 23 gradi e il sole?”, bene… Vi dico solo che per fortuna avevo i guanti e me li sono infilata.
Dal che deduco che o sono stata sfortunata io o l’area è particolarmente esposta?
Se poi andrete e trovate vento, lasciate un commento così lo capiamo meglio tutti.
La prima parte prevede semplicemente un tratto su prato, poi si sale per un 100 metri di dislivello e si raggiunge un sentiero largo e ben tracciato che percorre in parte il bosco. Non c’è nessuna difficoltà particolare in questo tratto.
Ben presto si lascia il bosco alle spalle e arriva a un sentiero particolarmente esposto, ma che presenta una protezione (una vera e propria ringhiera) e quindi si prosegue in totale serenità fino alle grotte di Monte Cucco.
E qui farei una piccola digressione.
Grotta di Monte Cucco – Parco Monte Cucco
Avete mai sentito parlare della Grotta di Monte Cucco? Io non serve che vi dica che, no… Le cose le scopro spesso quando ci arrivo di fronte e inoltre confesso il mio poco amore per le grotte o per gli ambienti chiusi in generale (anche i portici di Bologna a me non fanno impazzire, preferisco vedere il cielo… per dire eh). Dicevo.
Grotta di Monte Cucco. Non l’ho visitata, ma questo sentiero porta esattamente davanti.
Solo che è necessario prenotare per potervi accedere e ammetto di mio che se anche l’avessi saputo non avrei voluto entrarci ugualmente per le ragioni appena dette (mi piacciono gli spazi aperti! Cosa ci devo fare?).
Se tutto attorno quindi si può godere di uno scenario aperto e sull’Appennino, di contro chi ama il genere può unire anche un’intensa visita alla Grotta di Monte Cucco.
Ci sono itinerari interni alla grotta che variano da un’ora di durata fino alle 4 ore. Ovviamente si scende solo con guida e con attrezzatura (caschetto) indosso. Si parla comunque di 30 chilometri di gallerie, ma 800 metri sono quelli visibili a tutti.
Info e prezzi della Grotta di Monte Cucco: se vi piacciono le grotte, credo possa essere un’ottima unione di visita.
Monte Cucco: salita in vetta e racconto
Una volta arrivati alla Grotte di Monte Cucco, inizia il pezzo tecnicamente più impegnativo. E come sempre dare delle definizioni valide per tutti, non è facile. Quindi provo a spiegare. Si tratta di una salita di circa 100 metri di dislivello ma piuttosto ripida e che richiede un minimo di “arrampicata”. Serve quindi prestare bene attenzione.
Forse in questo caso una foto vale più di tante parole?
Ma vi dico:
Inadatto a chi soffre di vertigini
Eravamo in un gruppo di 25/26 persone, bene… Su 26 in 4 si sono sentite male per via delle vertigini e quindi ho dedotto (perché sono sveglia eh) che questa parte di percorso decisamente non va bene per chi soffre di vertigini.
Va anche detto che alcuni di loro sono ugualmente salite accompagnati e con tanta volontà, ma io non lo consiglierei se si soffre di vertigini.
Impegnativo per chi non ha pratica
Si fa, per carità, a camminare siamo capaci tutti no? Però qui c’è una salita che richiede anche un po’ di tecnica e che a mio parere non è piacevole se non si ha dimestichezza con la montagna.
Escursionistico per chi ha pratica
In realtà questa parte io la metterei come EE, però dura pochissimo e quindi sappiamo bene che le classificazioni si devono basare sul percorso totale. Diciamo che per chi frequenta la montagna non è nulla di impegnativo, ma una salita ripida e che richiede un po’ di arrampicata. Dura pochissimo e quindi l’escursione nel suo insieme resta escursionistica… Sintesi: evitate solo di portare chi non ha mai camminato, ma per il resto è una bella escursione panoramica.
Superata questa parte in salita e tra rocce, si ritorna a salire in scenari aperti (ancora abbastanza ripidi e sicuramente esposti, come notavano gli amici/amiche che pativano la vertigine) e poi si arriva in cima.
Bellissimo! Lo scenario a 360 gradi , il colore sin dorato dell’erba, il cielo azzurro… L’autunno è davvero una stagione meravigliosa per camminare. Si trovano colori unici.
E poi si inizia velocemente la discesa in un percorso ad anello che non richiede neppure di seguire per forza il sentiero visto che appare poi piuttosto visibile la direzione e semplice.
Finita l’escursione vi attende un bel pranzo a Sigillo, per esempio… A ricordarsi che tanto camminare fa venire fame e forse proprio per questo mi piace così tanto.
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