Schwäbisch Hall: il gioiello nascosto della Germania (con e senza mercatini di Natale)

Prima di affacciarvi sulla piazza principale di Schwäbisch Hall ricordate di fare un bel respiro, perché quello che apparirà davanti ai vostri occhi potrebbe davvero togliervi il fiato.

Schwäbisch Hall, nella regione del Baden-Württemberg, è un borgo prezioso, uno dei più belli della Germania. Prezioso, sì, perché di vero gioiellino si tratta. Nascosto, quasi segreto, ha dimensioni ridottissime – 300 metri appena intorno a un’unica piazza -, ma ognuno di essi riesce a farsi valere e, soprattutto, ricordare.

In questo antico paese medievale – divenuto ricco grazie ai giacimenti di oro e di sale, e scelto dall’imperatore Federico I Barbarossa come sede della zecca di Stato (Hall era il nome della moneta che veniva coniata qui, Schwäbisch in tedesco significa «svevo»), c’è una sola strada che si percorre con i mezzi, le altre sono un dedalo di ponti coperti, scale e vicoli stretti: talmente angusti che i tetti delle case a volte quasi s’incontrano (in alcuni casi senza «quasi»).

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E poi la piazza, dicevamo. A guardarla dall’alto, in cima alla scalinata della Chiesa di St. Michael (1156 d.C.), la Marktplatz di Schwäbisch Hall sembra quasi un salotto. Elegante, fiero, aristocratico, è dominato dal Duomo e dall’imponente Municipio in stile barocco (il Rathaus), mentre, ai lati, i palazzi nobiliari si alternano a edifici di legno a graticcio e alle casette medievali dai colori pastello, tutte con i tetti rigorosamente all’insù. Il colpo d’occhio è assicurato, la foto panoramica quasi un obbligo. D’estate, la luce del sole farà risaltare le tonalità sgargianti e le decorazioni in oro. D’inverno, le luci di Natale renderanno ancora più fiabesca l’atmosfera, già di per sé senza tempo. Il picco di magia si vive in questo periodo, fino al 22 dicembre, quando la piazza si riempie dei colori e dei profumi del mercatino dell’Avvento, un trionfo di cialde, vin brûlé e specialità locali. Il paradiso dei golosi è nella vicina Sparkassenplatz, che ospita lo Schocoladen-Weinachtmarkt: letteralmente, «mercatino della cioccolata». E non serve aggiungere altro (vero?).

Eppure Schwäbisch Hall riserva sorprese in ogni stagione: in estate, per esempio, la piazza si trasforma in un teatro a cielo aperto. I cinquantatré gradini della scalinata di St. Michael diventano un palco, mentre la piazza si riempie di siede destinati agli spettatori. Il risultato è un «doppio spettacolo», veramente suggestivo.

Ma le meraviglie di Schwäbisch Hall – che si narra abbiano incantato anche la Regina Elisabetta e il principe Filippo (il quale pare abbia dei parenti qui) – non si esauriscono in piazza: il Großcomburg, antica abbazia benedettina fondata nel 1078 e ricostruita nel 1715, al suo interno custodisce un lume romanico a forma di corona, risalente al 1130 e tra i più pregevoli di tutto l’Occidente. Un vero tesoro, insomma.

A proposito di tesori nascosti, al Museo Halliaches si può ammirare anche un antico interno di sinagoga, interamente in legno e dipinto a mano: in origine si trovava nel sottotetto di una casa, poi, per preservarlo durante l’occupazione nazista, fu «tagliato», nascosto e successivamente ricostruito. Credeteci: vale assolutamente la pena.

Se invece volete godervi una vista incomparabile visitate la galleria d’arte Würt: ospita una ricca collezione di arte moderna (e mostre sempre gratuite), ma, soprattutto, ha un tetto in vetri che – specialmente la sera – vi costringerà ancora una volta a fare un bel respiro.

Come arrivare:
Con la compagnia low-cost Eurowings, del Gruppo Lufthansa, si vola a Stoccarda da Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Catania, Bari e Napoli. Dalla stazione di Stoccarda si arriva poi a Schwäbisch Hall-Hessental in treno, in poco più di un’ora. I biglietti aerei sono acquistabili sul sito www.eurowings.com o tramite l’app di Eurowings.

Dove mangiare:
Rebers Pflug. Questo ristorante si trova in una dimora di campagna del XIX secolo, ed è uno dei due di Schwäbisch Hall ad aver conquistato una stella Michelin. I piatti forti della casa, come il vitello in crosta di coda di bue, sono concepiti dallo chef Hans-Harald Reber. D’estate si mangia all’aperto, all’ombra dei castagni.

Per dormire:
Gasthof Blauer Bock.
Struttura storica con un ristorante tradizionale e birreria all’aperto, è caratterizzato da un’architettura in legno e da camere arredate in modo funzionale. Da 80€.

Hotel Der Adelshof. Albergo antico ed elegante, dotato di una Spa e di camere con letto a baldacchino. Al Ratskeller, altro ristorante con una stella Michelin, si mangiano piatti raffinati e stagionali, sotto un soffitto di travi a vista. Da 150€.

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