Una casa-container nel deserto: il sogno architettonico nel Parco del Joshua Tree

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La struttura è stata realizzata dal designer di Londra James Whitaker. Ed è spettacolare. È stata chiamata «The Joshua Tree Residence», perché sorge nel deserto omonimo, il Joshua Tree National Park, nel punto d’incontro tra il deserto del Mojave e il deserto del basso Colorado. Il parco nazionale americano è famoso per la bellezza dei suoi scenari, per la grande varietà della flora, le montagne accidentate, le miniere d’oro abbandonate e per l’albero più fotografato del mondo, il «Joshua Tree» (l’albero di Giosuè, una varietà di yucca), a cui la band U2 ha anche dedicato un famoso album.

Il «Joshua Tree Residence» è stato realizzato per Chris Hanley, un famoso produttore di Los Angeles (“American Psycho”) che ha una passione per i progetti creativi. Hanley e la moglie possiedono 36 ettari di terreno vicino alla riserva naturale, che dista circa tre ore di auto da Los Angeles. L’abitazione si sviluppa su 200 metri quadrati e dall’esterno ricorda i petali di una rosa del deserto. Gli interni sono altrettanto affascinanti: la cucina, un ampio salotto, tre stanze da letto. «Joshua Tree Residence», composta da diversi container di colore bianco e la cui costruzione inizierà nei prossimi mesi, ha numerose finestre, un garage coperto, una grande terrazza da cui godersi il panorama e pannelli solari.

La zona del parco di Joshua Tree, soprannominato “J-Tree” dagli abitanti, si trova a circa una cinquantina di chilometri da Palm Springs: ogni anno viene visitata da numerosi turisti in cerca di pace. Il parco americano, i cui 323.750 ettari sono quasi del tutto accessibili, viene interrotto da cinque oasi piene di palme. Tra le cose da vedere: Keys View, dove godere del panorama che comprende due dei picchi più elevati della California meridionale: le cime di Mount San Gorgonio (3.506 metri) e quelle di San Jacinto Peak (3.302 metri). Tra le cose fa fare: l’arrampicata. È infatti considerato “un paradiso” dagli appassionati di questo sport. E poi: osservare le stelle. Grazie alla bassa umidità del deserto e alla lontananza dalle città, il parco (nelle notti senza luna) è un posto ideale per osservare le costellazioni, i pianeti o le galassie lontane.

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