Matera, da scoprire lentamente

Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza. (Carlo Levi)

Non mi è facile parlare di Matera. Alle volte dovrei imparare a tacere davanti a tanta struggente bellezza È una città straordinaria e magica. È una città suggestiva, mistica, è difficile da interpretare. È una città dove anche il viaggiatore più disincantato sentirà i sussulti del cuore. È una città alla quale non si è mai preparati neanche dopo ricerche su internet e gallerie fotografiche sbirciate su Instagram. Fino a qualche anno fa Matera era la vergogna d’Italia considerato un luogo macabro, insalubre e malfamato.

Divenne famosa nel celebre libro scritto nel 1945 da Carlo Levi, “Cristo fermato a Eboli” che la descrive come una grotta-città abitata da persone che vivono in condizioni medievali, priva di acqua corrente o igiene in ambienti estremamente umidi. Invece la parola giusta per descrivere Matera oggi è rinascita.  Non è più un luogo, infinitamente bello ma da evitare, è una città da celebrare, patrimonio Unesco è capitale della cultura. Matera ha iniziato a brillare. 

Matera è piena di cose da scoprire tutte nascoste, anzi incastonate, scolpite bel paesaggio dei suoi sassi così unici al mondo. 

A Matera si cammina: un saliscendi continuo di vicoli e discese, stretti passaggi, piccole corti e aperture improvvise, dove si incontrano artisti e artigiani.

A Matera tutto va guardato dai gradini delle scale ai paesaggi inaspettati, dai portali delle chiese alle balaustre dei balconi o ai disegni dei numeri civici. 

# Sasso Caveoso 
A Matera puoi perderti nei meandri del Sasso Caveoso dove partendo dalla Piazzetta Pascoli che con la sua terrazza panoramica offre uno scorci migliori della citttá puoi discenderne in cerca di meraviglie. La prima fra tutte è la cisterna comune dalla quale si riesce a comprendere l’articolato sistema di raccolta dell’acqua tipico della zona, che ha rappresentato uno dei requisiti fondamentali che hanno portato l’Unesco a dichiararla Patrimonio dell’Umanità.

La seconda meraviglia è la bellissima chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve che custodisce al suo interno splendidi affreschi come San Michele Arcangelo, San Gregorio, Madonna del latte di epoca bizantina. Due delle tre navate furono adibite fino al 1960 ad abitazione, si può infatti osservare dove erano collocate la cucina e la stalla per gli animali, mentre la navata destra è l’unica ad essere utilizzata ancora come chiesa. 

L’ultima sosta è in una tipica casa caverna riprodotta sullo stile di quella degli anni 50 che  a quei tempi ospitava una famiglia di 10 persone, due genitori ed otto figli, oltre al bestiame. 

È tutto intorno avete un’intera città che si snoda in vicoli, piazze, slarghi, terrazze, rocce calcaree di un dolce bianco abbacinante, quindi dovete solo dedicare del tempo lento a questo angolo di mondo così speciale. 

# Cosa mangiare 

E se vi venisse fame ? 

A Matera si mangia. Si mangiano delizie della cucina lucana che è semplice, è contadina, ed è consistente.

Il nostro consiglio è di fermarvi a “La Gattabuia” dove nel cuore del quartiere dei Sassi, nella bella piazza del Sedile, si può trascorrere una bella serata anche seduti in enoteca: una piccola sala ricavata da una grotta in pietra bianca. Nella bella stagione è possibile scegliere i tavoli all’aperto. 

In carta, proposte della tradizione lucana: pane di Matera in primis e poi l’appetizer più richiesto che sono i croccantissimi peperoni cruschi di Senise, vero oro rosso della Basilicata, fritti a dovere e profumatissimi.

E se non siete ancora sazi chiedere il il cannolo con ricotta e amarena, realizzato con il pane locale. Poco zuccherino, croccante, ricco di sapore senza però l’esagerato dolciastro tipico di questa specialità.

# Informazioni Pratiche: 

  • Porto degli Argonauti è stato il nostro approdo per scoprire Matera. Per raggiungere la Basilica dal nord Italia, senza la macchina, ci sono due opzioni: la prima è atterrare a Bari che dista circa 130 km dalla Marina di Pisticci, la seconda ipotesi è prendere la nuova linea di Freccia Rossa che collega questa zona d’Italia direttamente con la stazione di Milano. Progetti futuri prevedono però l’ampliamento della già esistente pista aeroportuale di Pisticci dove dovrebbe nascere un nuovo aeroporto.  
  • Il fascino, le tradizioni millenarie, la bellezza naturale, aspra e selvaggia, e le culture antiche non sarebbero niente senza il gusto della vera ospitalità del sud. Un’ospitalità calda che si unisce al gusto e alla varietà di una grande enogastronomia. Preparate cuore e stomaco ad essere collocati e viziati in ogni modo possibile, a mettervi a tavola per ore, ad assaggini che sono pranzi di nozze, a bicchieri di vino in ogni dove e tazze di caffè dal sapore indimenticabile. 


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