Il tesoro blu dell’Italia: guida alle aree marine protette

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Dalla Liguria alla Sicilia, sono ben 27 le Aree marine protette in Italia, cui si aggiungono 2 parchi sommersi e l’area marina internazionale e interegionale Santuario dei Cetacei. Un “patrimonio liquido” di 228mila ettari di mare, affiancati da circa 700 chilometri di costa tutelata, che nell’insieme costituiscono un tesoro di alto interesse naturalistico e storico, per la flora e la fauna che popola gli ambienti marini, certo, ma anche per una costa talvolta selvaggia, dove trovano riparo tartarughe e uccelli, e per i diversi, particolarissimi, siti archeologici che si possono scoprire con immersioni guidate.

La aree marine protette in Italia sono istituite con un decreto del Ministero dell’Ambiente, che ne definisce i confini e le finalità della tutela. All’interno di ogni area vengono individuate zone con diversi gradi di tutela. Si inizia dalla A, il cuore del parco marino, la zona di riserva integrale, interdetta a tutte le attività che possono danneggiare l’ambiente e recare disturbo alle specie che popolano il mare: niente pesca, transito di natanti o balneazione, quindi, ma sì ad attività di ricerca scientifica e studio. Le zone B, di riserva generale, e C, di riserva parziale, vogliono assicurare invece una gradualità di protezione, attuando deroghe ai vincoli attivi nelle aree più delicate dell’area marina e consentendo una fruizione sostenibile del patrimonio naturale, magari con guide subacquee autorizzate e tour lungo la costa in compagnia degli studiosi. Alcune aree marine del Mediterraneo poi, sono così importanti per l’elevato grado di biodiversità e così particolari per l’habitat o per la presenza di specie minacciate, rare o endemiche, da essere classificate come Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea (ASPIM), un riconoscimento prestigioso che viene confermato solo nel caso in cui l’ente gestore si impegni nel promuovere iniziative di studio, monitoraggio dei fondali e della biodiversità. In Italia sono 11 e comprendono il Santuario per i mammiferi marini e le aree marine protette di Portofino, in Liguria; Miramare, in Friuli Venezia Giulia; Plemmirio, in Sicilia; Tavolara – Punta Coda CavalloCapo Carbonara, Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre e Capo Caccia – Isola Piana, in Sardegna; Torre Guaceto e Porto Cesareo, in Puglia; Punta Campanella, in Campania. Le aree marine protette sono presenti in diverse regioni italiane. Al nord, gioca un ruolo chiave la Liguria, con ben 3 aree marine protette, tra cui quella delle Cinque Terre, Patrimonio Unesco. Ma non mancano il Friuli Venezia Giulia e la Toscana, con una riserva ciascuna.
Al centro spicca il Lazio, con le particolari Secche di Tor Paterno, l’unica tra le aree marine protette in Italia a non comprendere nemmeno un tratto di costa, una sorta di isola rocciosa sommersa, ricoperta da Posidonie, coralli e pesci da fondale. Mentre in Abruzzo, un panorama disegnato da dune di sabbia e natura incontaminata da scoprire con bike trekking e tour guidati si incontra nella provincia di Teramo.
A sud i paesaggi non possono essere più diversi: si va dai fondali bassi dell’area di Capo Rizzuto in Calabria, alla piccola “Atlantide” romana sommersa al largo di Napoli, in Campania, dall’arcipelago delle Tremiti, alle spiagge del Salento, in Puglia.
Ma sono le isole, come prevedibile, a farla da padrone. Sono addirittura 6 le aree marine protette in Sicilia e cinque quelle riconosciute in Sardegna. Anche qui ci si immerge nel mare blu di Ustica o delle Egadi, dei veri paradisi per i sub più esperti, o si indossano maschera e pinne per nuotare tra le acque caraibiche di Porto Giunco.

Curiosi di conoscere da vicino tutte le aree marine protette in Italia, sapere di più sulle specie che ne popolano i fondali e sulle possibilità di escursioni per visitarle? Scoprite di più sfogliando la gallery con tutte le 30 aree marine protette.

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