Valtellina, una vacanza a misura di bambino

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Giosuè Carducci ci era talmente affezionato da averci passato quindici estati, tra il 1888 e il 1905. Dino Buzzati, invece, ne fu talmente incantato da definire quel territorio “un’opera d’arte”. Come lui anche i pittori Segantini e Varlin, richiamati dal profilo mozzafiato delle montagne. E, insieme a loro, tanti altri non-famosi, che ogni anno scelgono di trascorrervi le vacanze. Da sempre la Valtellina, un’area di poco più di 3mila metri quadrati a nord della Lombardia, vicino al cantone svizzero dei Grigioni, attrae uomini illustri e non per l’unicità del suo territorio. Un mix di bellezze paesaggistiche che fa breccia nel cuore di molti adulti ma, soprattutto, dei bambini, particolarmente attratti da flora e fauna.

La Valtellina è la meta ideale per chi viaggia con pargoli al seguito. Basti pensare che oltre la metà del territorio valtellinese accoglie parchi e riserve naturali. Uno su tutti, il Parco Nazionale dello Stelvio, il più grande dell’arco alpino, location ideale per far conoscere ai più piccoli cervi, caprioli, camosci, stambecchi, volpi, ermellini e marmotte ma anche aquile reali, falchi e gipeti. Degni di nota anche il Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi, rappresentato dal nobile gallo cedrone, e le 7 Riserve Naturali della regione (Paluaccio di Oga, Marmitte dei Giganti, Piramidi di Postalesio, Pian di Spagna, Pian di Gembro, Bosco dei Bordighi, Riserva Naturale di Val di Mello).

Ma la natura non è solo uno spettacolo da ammirare. E’ anche un ambiente da vivere. E’ per questo che in Valtellina sono stati creati dei parchi di divertimento immersi nel verde, all’interno dei quali i bambini possono mettersi in gioco sfidando se stessi. A Bema, nei dintorni di Morbegno, si trova per esempio Fly Emotion Aerobosco, un nuovissimo parco avventura in cui camminare da un albero all’altro su quattro diversi percorsi sospesi a mezz’aria, in totale sicurezza. Dello stesso genere il Larix Park di Livigno, primo parco di divertimento arboreo della regione. Sei gli itinerari, a differenti altezze, da scoprire passando su tronchi e liane, ponti tibetani o nepalesi, anelli oscillanti, travi basculanti, barili sospesi e passerelle.

Immergersi nel territorio valtellinese non significa, però, soltanto cercare il contatto con la natura. Anche trascorrere una giornata in una delle tante fattorie didattiche può essere un’occasione per educare i più piccoli al consumo consapevole e al rispetto dell’ambiente e per apprezzare le peculiarità del territorio. Ecco che incontrando in prima persona gli allevatori e i produttori della Valtellina si può scoprire come funzionano l’attività agricola, il ciclo degli alimenti, la vita animale e vegetale e il mestiere dell’agricoltore.

Visitare la Valtellina è anche l’occasione per mostrare ai più piccoli il valore dell’acqua, anche perché questo territorio è il secondo bacino idrografico in Italia. Merito di due grandi fiumi: l’Adda, che scorre per 153 km lungo la valle fino a confluire nel Lago di Como, e il Mera, che scorre in Valchiavenna e dà vita al lago di Novate prima di confluire anch’esso nel Lago di Como. Come non citare, poi, Bormio Terme? Il grande centro termale e curativo nel cuore di Bormio – speciale proprio grazie alle proprietà dell’acqua – è un luogo adatto a tutta la famiglia (per i bambini ci sono vasche termali interne ed esterne con vari giochi). La destinazione perfetta per rilassarsi dopo aver consumato tutte le energie all’Aquagranda Slide&Fun di Livigno, un parco di divertimenti acquatico con 3 acquascivoli da 100 metri, la Baby Pool, vari idromassaggi e un castello magico con spruzzi d’acqua.

Info: www.valtellina.it

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