New York: l’ascesa del Financial District

David Mark Erickson

Alcuni lo criticano, altri lo esaltano. Di certo Oculus, il nuovo nodo di trasporto di Lower Manhattan, simile alle ali stilizzate di una colomba che spicca il volo, è per New York simbolo di rinascita. L’opera, progettata da Santiago Calatrava, oltre a collegare 11 linee della metropolitana, i treni PATH e l’Hudson Ferry Terminal, è il punto di accesso principale per raggiungere il World Trade Center, il 9/11 Memorial e il Brookfield Place.

Il Financial District, centro planetario del business e degli scambi azionari, è in pieno risorgimento architettonico: è l’area degli Stati Uniti con il tasso di crescita residenziale più veloce. “C’è una vivacità palpabile”, racconta Andrew D. Hamingson, presidente di Lower Manhattan Cultural Council, piattaforma artistica e culturale della zona. “Dopo la recessione del 2007 molti uffici del Financial District sono stati convertiti non solo in abitazioni per famiglie, ma anche in loft dove vivono e lavorano musicisti, scultori, fotografi”. L’area dunque, grazie all’apertura di nuovi hotel, spazi culturali visionari, ristoranti ricercati, è un quartiere emergente dove si può rimanere giorni senza mai annoiarsi. Per iniziare la giornata, cappuccino e cornetto da Financer, la pasticceria preferita da broker e manager, soprattutto per le tortine alle mandorle simili a lingotti d’oro. L’eredità lavorativa del Financial District e lo spirito innovativo dei nuovi residenti rendono questa zona di downtown un terreno fertile e creativo.

Per chi preferisce yogurt e frutta biologica, Magic Mix Juicery offre smoothie, succhi freschi e centrifughe deliziose. Se siete con un gruppo di amici, fate brunch con pancake e uova alla benedict allo storico diner americano Pearl Street Diner, oppure pranzate al messicano El Luchador a sud, verso Seaport, che serve buonissimi tacos e burritos in una piccola roulotte bombata. Sempre a Seaport, Cow Girl Sea Horse ha un menu bizzarro, dalla zuppa alle vongole New England Clam Chowder ai roll di aragosta. Vale comunque la pena di entrare per l’atmosfera coloratissima e le decorazioni a tema marino. Tra gli indirizzi nuovi c’è anche il ristorante Augustine, al The Beekman Hotel, albergo di lusso in uno storico palazzo di uffici, costruito nel 1883. Ambientazione da Agatha Christie e allure suggestiva. Andateci anche solo per un drink al The Bar Room: il lucernaio piramidale dell’albergo, sopra una scalinata di nove piani, è un gioiello architettonico.

 

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