In Friuli Venezia Giulia, tra dimore storiche e castelli. Dove si può anche dormire

Marco Milani

“Terra di frontiera, terra di fortificazioni”. Quasi una vocazione, quella del Friuli Venezia Giulia. Che poi dal Cinquecento, si arricchisce di sontuose residenze nobiliari. Un’ottima traccia per un tour fuori dai soliti percorsi (info su consorziocastelli.it e itinerariafvg.it). Il Castello di Muggia, di fronte a Trieste, a poca distanza dal più noto Castello di Miramare, ne costituisce la testa di ponte: risale al 1374 e racconta la fedeltà della cittadina a Venezia nelle lotte contro il Patriarcato di Aquileia. Dalla ronda si apre un’ampia veduta del golfo. All’altro capo, il Castello di Duino, ancor oggi dimora dei principi Della Torre e Tasso, ma aperta al pubblico. Nei giardini, colorati di cascate di nuove guinee, begonie e zinnie, Rilke iniziò a comporre le Elegie Duinesi. Allungando lo sguardo verso il Carso, si scorgono anche gli uliveti.

Una notte a castello? Un’idea potrebbe essere Villa Iachia, costruita nel Settecento nelle campagne di Ruda, a pochi chilometri da Aquileia. Nel parco, a contrasto con carpini e querce centenari, alcune trincee della Prima guerra mondiale, tra le meglio conservate.
A Gorizia, Palazzo Lantieri, invece, custodisce la memoria di visite illustri: da Goethe a Goldoni e Casanova. Era stato costruito come fortezza a difesa di Gorizia e oggi ospita anche un b&b. La contessa Carolina di Lewetzov Lantieri accompagna volentieri gli ospiti nelle sale, alla scoperta di affreschi e installazioni d’avanguardia. Una breve passeggiata conduce alle pasticcerie della città, a cominciare dalla Pasticceria Centrale dove si entra per la “Gubana” di Gorizia. Seguendo profumi e sapori, la tappa successiva è a nord, a Capriva del Friuli. Qui si può soggiornare nel Castello di Spessa, immerso in un giardino all’italiana. Tre diversi campi da golf invitano a una pausa. Ma si può anche scegliere un tour tra gli 80 ettari di vigneti e nelle antiche cantine. È solo il primo assaggio delle gemme enologiche friulane. A Ipplis, a fine Ottocento, la famiglia Perusini introdusse il Picolit a Rocca Bernarda. La residenza è passata poi in eredità all’Ordine di Malta.
Vino, scienze e arti: i proprietari di Castello Brazzà, che domina un borghetto medievale vicino a Moruzzo (Udine), sostengono un programma di monitoraggio degli uccelli migratori e curano il bel Museo Štĕpán Zavřel.
Valvasone è un villaggio fortificato sul fiume Tagliamento. Da aprile a novembre, imperdibile il labirinto delle rose del Castello di Cordovado. Tra i fiumi Tagliamento e Stella, a poco più che una pedalata da Lignano Sabbiadoro, Villa Kechler de Asarta e il Parco di Fraforeano restituiscono il piacere dei parchi all’inglese. Le barche che risalgono il canale principale sono le stesse che ispirarono Ernest Hemingway in Di là dal fiume e tra gli alberi.

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