Grecia: tra Idra e Poros. Con la barca a noleggio (salpando dal web)

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C’è un modo comodo per raggiungere le stupende isole della Grecia, le spiagge e le calette da sogno, lontani dalla massa di turisti? Trascorrere una vacanza “alternativa” con la famiglia, un gruppo di amici, senza spendere molto, in totale relax e in mari incredibili? La barca potrebbe fare al caso vostro. In molti obietteranno: è una roba da ricchi, da “snob”, solo per skipper abili. Insomma: una scelta troppo complicata. Nulla di tutto ciò. Oggi, infatti, una settimana in barca costa in media 50 euro al giorno, meno di una doppia in hotel. E per salpare subito bastano pochi clic.

L’idea è venuta cinque anni fa a Manlio Accardo, 39 anni, ex manager in Ferrari che, frustrato dalle lungaggini (e dalle tante fregature) cui va incontro chi prenota una barca, ha dato vita alla piattaforma per l’affitto di imbarcazioni Sailogy. Dallo scafo essenziale fino allo yacht da paperoni. Il portale intermedia oltre 20.000 barche nel mondo, dal Mediterraneo all’Australia, dall’Oceano Indiano ai Caraibi. Tra le mete più gettonate ci sono la Sardegna, la Sicilia, la Toscana e il golfo di Napoli. Ma anche le Baleari, la Croazia e, sempre di più, la Grecia. Soprattutto la zona delle Cicladi e delle isole Ioniche. La Grecia in barca è un’idea allettante. Qui il charter di barche a vela monitora oltre 5.000 imbarcazioni tra catamarani, caicchi, golette e velieri. Le isole grandi e piccole da visitare, anche in giornata, sono dozzine. Dalle rotte verso le Cicladi alle Isole dell’Egeo nordorientale. Tra le partenze consigliate: il porto di Lavrio. È situato giusto al termine delle penisole dell’Attica. Dall’aeroporto di Atene (senza passare dal centro della città) si arriva in circa 40 minuti di auto (col taxi si spendono più o meno 45 euro). La barca prenotata online qualche settimana prima è già in porto, pronta per salpare. Il viaggio verso l’isola vulcanica di Poros dura poco meno di due ore. 
Si veleggia tra un libro, un tuffo in mare, un sonnellino in cabina o un po’ di relax sul ponte. Due isole costituiscono Poros: l’isola di Sphaeria, dove si trovano la città ed il porto (riparato dal vento per la sua forma a ferro di cavallo), e quella di Calauria. È una cittadina vivace, piena di ristorantini, caffè, taverne, negozietti e un ottimo (seppur piccolo) mercato di pesce fresco. All’occhio saltano subito le tante case bianche arroccate una sopra l’altra, con le porte e le finestre azzurre (curatissime e coi fiori sul balcone) e i numerosi gatti (randagi e non) ad ogni angolo. Un antico mito racconta che Poseidone, Dio del mare, diede Delfi ad Apollo in cambio di Poros, che prima apparteneva al Dio del sole. L’isola, amata anche dallo scrittore Henry Miller e circondata da ulivi, limoni e pini, vanta due spiagge di sabbia molto belle, quella di Askeli e Love Bay (Limanaki Agapis). Poros, insomma, sembra perfetta per trascorrere qualche ora sotto il sole o all’ombra degli alberi. Si può decidere di fare una passeggiata fra le viuzze strette, salire fino alla Torre dell’orologio per godere del panorama sul golfo Saronico, oppure noleggiare un motorino per un giro completo delle coste. Nel cuore delle terre si incrociano anche le rovine del tempio di Poséïdon del sesto secolo Avanti Cristo. Poros – ovviamente – è una cittadina turistica, che vive di turisti. Tuttavia, richiama pure un turismo di nicchia. I prezzi? Abbordabili. La stagione inizia da metà aprile, mentre nei mesi di luglio e agosto è difficile trovare un posto in albergo. In questi mesi anche il traffico marittimo aumenta notevolmente. In barca a vela, però, non ci sono itinerari prestabiliti da seguire: si può decidere di ripartire verso il porto o la rada se si vuole trascorrere la notte alla fonda. Non c’è bisogno di prenotare al ristorante: si cena direttamente a bordo e ci si intrattiene chiacchierando in pozzetto. Da Poros le mete da poter raggiungere (in poche ore) sono diverse. Ad esempio: navigare verso la meravigliosa Idra, isola dell’arcipelago Saronico, vicino alla costa della punta orientale del Peloponneso, definita da alcune guide la “Portofino greca”. Dista circa 14 miglia nautiche. Qui il tempo sembra essersi fermato. Idra è famosa per la sua piccola e variopinta capitale piena di stradine strette dal sapore veneziano (fu proprio Venezia a prestare i suoi architetti), i monasteri, i muli, le eleganti dimore patrizie in pietra grigia (l’architettura è rimasta pressoché invariata dall’Ottocento), le spiagge (con ciottoli), quel flair degli anni ’50 quando la mondanità fece tappa qui (da Leonard Cohen a Jannis Kounellis, da Maria Callas a Sofia Loren). Qui non ci sono veicoli a motore. È una delle classiche mete da fine settimana per gli Ateniesi bene (la marina infatti è spesso molto affollata). Sempre in giornata si può decidere di immergersi tra la folla, visitare l’Acropoli o il museo della capitale greca: Atene dista una trentina di miglia nautiche, circa 55 chilometri.

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