Il territorio dell'Altopiano di Asiago, nello straordinario scenario montano e pedemontano, è ancor oggi fortemente caratterizzato dalle testimonianze del patrimonio storico di uno degli episodi più tragicamente importanti della nostra storia: la Grande Guerra.
Vi avevo già parlato di alcune escursioni sul tema Grande Guerra ad Asiago, più precisamente sul monte Cengio e monte Corno. Questa volta, trovandomi per una breve vacanza a Gallio, ho avuto modo di visitare con calma l'altopiano di Asiago, facendo un mix tra escursioni, storia e benessere (che non guasta mai).
In particolare le mie due escursioni copriranno la zona del monte Zebio e monte Zovetto, due ambienti completamente diversi tra loro, ma dalla storia e dai panorami unici.
vista sull'Altopiano dal monte Zovetto |
MONTE ZEVIO
La mia giornata inizia dalla prima colazione dell'hotel Gaarten di Gallio, di sicuro uno dei modi migliori per iniziare una giornata dedicata alle attività sportive: vasta scelta di croissant, marmellate, pane caldo, succhi e yogurt, tutto perfetto per fare il pieno di energia e camminare poi sui monti. Monti che si possono ammirare direttamente dalla camera dell'hotel e pensare già all'itinerario che ti aspetta.
colazione al Gaarten Hotel di Gallio |
vista dalla camera del Gaarten Hotel |
in ricordo alla mina di Scalambron |
mina di Scalambron |
Non sta a me a raccontare quello che successe qui e quante persone morirono nel nome della Patria, penso che le immagini di questo post parlino da sole. Tutto l'itinerario è comunque ben segnalato, con diversi cartelli che illustrano e raccontano quello che successe sull'Altopiano dei Sette Comuni durante la Grande Guerra.
Dalla mina dello Scalambron seguo la segnaletica CAI e inizio a salire di quota. Bellissimo il panorama sulla conca di Asiago. Un panorama così vasto che mi ha permesso di ammirare il volo di un'aquila e di ascoltare l'allarme delle marmotte per l'imminente pericolo!
volo dell'aquila |
Quando si arriva a vedere dall'alto malga Zebio con il piccolo laghetto, è il momento di scendere e di raggiungere la malga. Se si continua diritto, si farebbe a il giro ad anello in senso contrario, e ci vorrà un bel po' prima di arrivare al museo all'aperto.
da qui si scende verso malaga Zebio |
Arrivato alla malga Zebio leggo con calma i cartelli con i racconti dei combattimenti che avvennero in questo monte. Tra la primavera del 1916 e autunno 1918 il Monte Zebio divenne un caposaldo della linea di resistenza austriaca. Dopo l'arretramento del fronte italiano in seguito alla Srafexpedition, vennero costruiti un gran numero di trincee, camminamenti, gallerie , postazioni, ora tutte visitabili e recuperate. Una montagna che parla ancora , dove è possibile vivere la storia del nostro passato.
il museo all'aperto del monte Zebio |
trincee e camminamenti della Grande Guerra |
Ritorno a malga Zebio e continuo il mio giro circolare seguendo la strada sterrata, che sale nel bosco, con il sentiero 832, portandomi prima alla località Albi di Pastorile e poi di nuovo alla mina di Scalabron.
di nuovo in marcia nei boschi dell'Altopiano |
Dopo le foto di rito, ritorno al primo bivio e faccio una piccola deviazione (5 minuti) al cimitero della brigata Sassari, terra donata dal comune di Asiago alla Sardegna. Pure qui ci sono delle trincee e anche un piccolo bivacco, il bivacco Stalder, dove faccio una sosta per il pranzo a sacco.
silenzi nel cimitero della Brigata Sassari |
Ritorno alla croce di Sant'Antonio per lo stesso sentiero dell'andata.
Scheda tecnica:
Croce di Sant'Antonio - Mina di Scalambron: 1 ora
Mina di Scalambron - Monte Zebio: 20 minuti
Monte Zebio - Albi di Pastorile - mina di Scalambron: 1H20
mina di Scalambron - cimitero brigata Sassari: 15 minuti
cimitero brigata Sassari - croce di Sant'Antonio: 40 minuti
Scheda tecnica:
Croce di Sant'Antonio - Mina di Scalambron: 1 ora
Mina di Scalambron - Monte Zebio: 20 minuti
Monte Zebio - Albi di Pastorile - mina di Scalambron: 1H20
mina di Scalambron - cimitero brigata Sassari: 15 minuti
cimitero brigata Sassari - croce di Sant'Antonio: 40 minuti
MONTE ZOVETTO
L'escursione al monte Zovetto si può effettuare tranquillamente in poche ore. Dall'abitato di Cesuna si seguono le indicazioni per i cimiteri militari di Val Magnaboschi e si parcheggia la macchina nei pressi della cappella di Sant'Antonio.
I due cimiteri sono situati all'inizio della camminata. Uno di questi è inglese, gestito ancora oggi dal Commonwealth War Graves Commission, l'altro italo austriaco, chiamato degli abeti mozzi perchè al posto delle lapidi vennero utilizzati dei tronchi di abete. La colonna romana vicina sta a significare il punto di massima avanzata austriaca.
natura pura |
cimitero italo austriaco di Val Magnaboschi |
Passati i due cimiteri si continua nel bosco fino a raggiungere la strada asfaltata. Continuo lungo la strada asfaltata in salita superando un tornante eraggiungendo poi l'ingresso alle trincee inglesi. Ebbene si, questa zona a sud dell'Altopiano di Asiago era occupata dalle truppe inglesi arrivate in difesa degli alleati, in particolare durante l'offensiva austriaca del giugno 1918.
trincee inglesi |
Le trincee sono state ristrutturate e si può anche camminare all'interno dei camminamenti e vedere le postazioni per mitragliatrici blindate.
Camminando lungo le trincee si possono osservare delle scritte dai soldati ancora presenti che dicono “Oggi qui, domani chissà”.
scritte ancora presenti dei soldati inglesi |
trincee inglesi sul monte Zovetto |
Poco più in alto raggiungo il rifugio Kubelek, meta della nostra escursione e punto panoramico su tutto l'altopiano. Davvero bellissimo. Un cippo ricorda la brigata Liguria che resistette agli attacchi durante la Strafexpedition, la spedizione punitiva austriaca, nel 1916.
cima del monte Zovetto |
rifugio Kubelek |
Ritorno di nuovo alle trincee per ammirare meglio il panorama sull'Altopiano e seguo il sentiero che si inoltra nel bosco e che mi conduce di nuovo alla strada asfaltata. Di qui prendo il sentiero dell'andata passando per i due cimiteri e finendo così l'escursione.
Scheda tecnica:
parcheggio cappella di Sant'Antonio - monte Zebio: 1H10 con soste alle trincee incluse
Scheda tecnica:
parcheggio cappella di Sant'Antonio - monte Zebio: 1H10 con soste alle trincee incluse
il paradiso verde dell'Altopiano di Asiago |
Dopo questa bella e lunga camminata ci vuole di sicuro un bel meritato riposo. E dove se non in un centro benessere? Qui sull'Altopiano purtroppo non ce ne sono molti; ho la fortuna, però, di alloggiare in un hotel che rappresenta il meglio dell'offerta wellness ad Asiago e dintorni. Via scarponi e abbigliamento da trekking e in un battibaleno sono sulla piscina con idromassaggio. L'offerta benessere dell'hotel Gaarten si completa inoltre con vapori e calori della sauna e del bagno turco, un percorso Kneip (ottimo dopo una camminata), cascata di ghiaccio e ampie sale massaggi,dove luci e colori sono di aiuto per favorire un profondo relax.
di ritorno al Gaarten Hotel di Gallio |
riposo in piscina |
sauna |
Dal piacere del corpo a quello del palato il passaggio è veloce. La mezza pensione, ma volendo anche la pensione completa, è servita presso l'eleganteristorante Ai Mulini, un posto speciale, con una splendida vista sulla Valle dei Mulini. Sono rimasto sorpreso positivamente sia dai piatti della cucina veneta e locale, sia dalla generosità delle porzioni, cosa purtroppo non scontata negli hotels.
piatti della tradizione locale e veneta |
ristorante elegante con vista sulla Valle dei Mulini |
tipicità alpina anche in camera |
Un ambiente curato ed elegante con un forte richiamo allo stile alpino grazie all'uso del legno e alle finestre con apertura sull'Altopiano dei Sette Comuni: l'indirizzo perfetto per un soggiorno sui monti di Asiago.
ALTRE COSE DA FARE SULL'ALTOPIANO DI ASIAGO:
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via Escursioni Trekking sui luoghi della Grande Guerra ad Asiago: il monte Zebio e il monte Zovetto
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