Costa Rica, il giardino dell’Eden

«Amo la Costa Rica soprattutto perché ti senti continuamente immerso nella natura più incontaminata. È qualcosa di rigenerante, una sensazione che è difficile anche solo ricordare quando rientri nel brusio delle nostre città. Allora ripenso a tutto il tempo che trascorrerei, da sola, nel cuore della foresta tropicale, con le scimmie che si dondolano da un albero all’altro e le farfalle che mi sfiorano i capelli. Infine, adoro lo stile di vita che c’è qui. La lentezza. Proprio come quella dei miei bradipi».

Becky Cliffe, studentessa di dottorato in bioscienza all’Università di Swansea, in Inghilterra, parla della Costa Rica come di un grande amore che le ha cambiato la vita. Come darle torto? C’è chi paragona la piccola nazione centroamericana al giardino dell’Eden. Di sicuro si tratta di un lembo di terra in posizione straordinaria, stretta tra l’Oceano Pacifico e il Mar dei Caraibi, coperta da foreste lussureggianti che ne fanno un paradiso di biodiversità.

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La Costa Rica (o il Costa Rica: sono riportate entrambe le diciture) vanta ben 26 parchi nazionali e un totale di 161 aree protette, che coprono un quarto del territorio. È un’oasi di pace, la cui anima fragile e selvaggia è ben raffigurata dai simpatici bradipi. Insieme alle tartarughe marine, sono tra gli animali più rappresentativi del Paese. Becky Cliffe è venuta la prima volta in Costa Rica proprio per studiare i bradipi. A 25 anni, quando di solito si vivono giorni (e serate) frenetiche, lei ha scelto di ritirarsi into the wild, nello Sloth Sanctuary di Puerto Viejo, sulla costa caraibica dello Stato.

«Lo Sloth Sanctuary è una specie di orfanotrofio per bradipi, dove ci si prende cura dei cuccioli abbandonati o di esemplari adulti feriti. Ho avuto la fortuna di poter rimanere qui diversi mesi per studiarne il comportamento, la dieta, la fisiologia e le anomalie genetiche, gettando le basi per quella che in seguito è diventata la mia attività di dottorato. Non è una passeggiata, certo: anche adesso sono piena di lividi, ho un bel morso di ragno sul piede, le unghie perennemente sporche e tra l’altro c’è una rana che da qualche tempo è venuta a vivere nella mia doccia. Eppure, non cambierei la Costa Rica con nient’altro al mondo».

Dando una scorsa alle statistiche, in tanti paiono essere d’accordo con Becky, se è vero che la Costa Rica è in vetta alle classifiche delle nazioni non solo più green, ma anche più felici del pianeta. Un altrove primordiale che regala spiagge deserte, tante opportunità per gli amanti dell’ecoturismo e soprattutto alcuni dei vulcani più attivi del mondo, dato che ci troviamo sulla Cintura di Fuoco del Pacifico.

Il magnifico vulcano Arenal, dalle proporzioni perfette, è in eruzione dal 1968, anche se negli ultimi tempi la sua attività si è fatta meno intensa. Di notte, lungo i suoi fianchi color grafite, scintillano rivoli di lava che è possibile ammirare da dovuta distanza, magari dopo un bagno in una delle tante sorgenti termali sulfuree. Attorno, foreste a perdita d’occhio, piene di vita.

«Osservando i bradipi in Costa Rica non ho imparato solo la lentezza, conclude Bechy. Anche la loro indifferenza tutta particolare è ispirante. Vedi, i bradipi non hanno energie da sprecare e investono tutto in ciò che è davvero importante: sopravvivere. Ti puoi avvicinare a un bradipo fino quasi a toccarlo e lui non si curerà di te, ma se allunghi la mano… Beh, ecco che ti fa capire di non apprezzare la cosa. Anche noi dovremmo fare uguale: buttare le nostre energie in cose davvero importanti, senza preoccuparci troppo di quello che non possiamo cambiare!».

—— Come prepararsi al viaggio e alcuni suggerimenti

Un libro da leggere: La neve dell’ammiraglio di Álvaro Mutis (Einaudi).

Un film da vedere: Jurassic Park di Steven Spielberg (1993). Dopo vi spiego il perché. Siccome la Costa Rica è anche mare, consigliamo il documentario Sharkwater di Rob Stewart (2007).

Se volete saperne di più sullo Sloth Sanctuary: l’orfanotrofio per bradipi è nei dintorni di Cahuita, nel sud caraibico della Costa Rica. Trovate qui tutte le info per una visita. Questo luogo è diventato celebre grazie al documentario The sloths are coming, che racconta la vita dei bradipi. Potete vederne un trailer qui.

I più bei parchi naturali della Costa Rica: non mancate di visitare il Parco Nazionale del Vulcano Arenal e il Parco Nazionale di Cahuita (proprio vicino allo Sloth Sanctuary), istituito negli anni ’70 per proteggere la più grande barriera corallina dello Stato. Troverete splendide spiagge di sabbia candida e palme da cocco che si piegano fino a lambire l’acqua del mare. Una vera icona della Costa Rica è il Parco Nazionale Tortuguero, che si estende a nord di Limon, sempre sul lato caraibico del Paese. Il Parco è zona di riproduzione delle tartarughe marine.

Per trattarsi (molto) bene alle terme: potete fermarvi un paio di giorni presso il Grand Tabacon Spa Thermal Resort, che sorge in zona incantevole, vicino al vulcano Arenal e all’omonima laguna.

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Le spiagge più belle: tanto la costa pacifica, quanto quella caraibica sono piene di spiagge spettacolari, con sabbia che va dal bianco al nero assoluto, in quelle di origine vulcanica. Sul lato caraibico il tratto più suggestivo è quello a sud di Limon, con le famose Playa Blanca – di nome e di fatto – e Punta Uva, nella zona di Cahuita. Da parte opposta, sul Pacifico, sono da segnalare le spiagge del Golfo del Pappagallo e attorno alla penisola di Nicoya, tra cui Playa Conchal, Playa Penca, Playa del Coco e Playa Grande. Playa Conchal deve il proprio nome alla miriade di conchiglie (conchas) che si depositano sulla spiaggia, giudicata una delle più belle del mondo.

Qualcosa di indimenticabile? L’Isola del Cocco (Isla del Coco): più sopra scrivevamo del film Jurassic Park. La pellicola inizia con un elicottero che sorvola un’isola coperta dalla foresta tropicale e lambita da acque color smeraldo. Quell’isola è appunto l’Isla del Coco, uno degli angoli più remoti della Costa Rica, situata nell’Oceano Pacifico a più di 500 km dal continente americano. L’isola è di origine vulcanica, di dinosauri non c’è più traccia da tempo, ma la foresta sembrerebbe poco diversa da allora. Tutta l’isola è Parco Nazionale e Patrimonio Naturale dell’Umanità. Si dice che una banda di pirati abbia sepolto qui un ricchissimo tesoro, ma più ritrovato.

Visitare l’isola non è banale e anche se amate viaggiare in modo indipendente, forse è il caso di fare uno strappo alla regola – in cambio di un frammento di Paradiso –  e affidarsi a un tour operator. Sull’isola, infatti, non ci sono strutture turistiche di nessun tipo, si accede solo via mare (più di 30 ore di viaggio), serve un permesso speciale e durante la stagione delle piogge il tutto è impraticabile. Le uniche possibilità, pertanto, consistono nell’arrivare con piccole navi da crociera e barche private, dove si può poi pernottare. Trovate alcune info sull’Isola del Cocco qui, mentre come tour operator potete provare Okeanos Aggressor (http://ift.tt/1OboxJz) oppure Undersea Hunter.

———— Altre Info

1. Il vulcano Poás

Alto più di 2700 metri, è uno dei siti naturalistici più visitati del Paese. Sul fondo del cratere maggiore si trova un lago da cui si levano infernali gas solforosi. Attualmente l’attività vulcanica è piuttosto tranquilla.

2. Il Parco Nazionale del Vulcano Arenal

Sorge non lontano dalla capitale San José ed è uno dei vulcani più famosi della Costa Rica. La riserva comprende diversi scenari naturali, con fiumi, sorgenti termali, cascate e un lago. Se volete godervi uno spettacolare panorama sul vulcano senza alcuna fretta, potete soggiornare, ad esempio, presso l’Arenal Observatory Lodge.

3. La dottoressa Rebecca Cliffe, protagonista dell’intervista

26 anni, è nata a Preston nel nord dell’Inghilterra. Dopo un lungo periodo trascorso in Costa Rica,  ha fondato The Sloth Conservation Foundation, organizzazione no profit per la tutela e lo studio dei bradipi.

4. I bradipi

Questi curiosi animali vivono in ambienti tropicali umidi e a clima mite. Arrivano a dormire anche 19 ore al giorno. Il loro nome deriva dal greco e significa “piede lento”. Volete conoscerli meglio? Allora andate a visitare lo Sloth Sanctuary del Costa Rica, vicino a Puerto Viejo.

5. Parco Nazionale Tortuguero

Si tratta di uno dei Parchi nazionali più belli del Centro America, ubicato nella regione caraibica al nord-est del Costa Rica. Il Parco venne istituito nel 1975 per proteggere la tartaruga verde, la tartaruga liuto e quella embricata. Tutta la zona, avvolta da una fitta foresta pluviale, è ricca di canali e difficilmente accessibile.

6. In barca, esplorando il Tortuguero

Per esplorare questa zona si usano per lo più piccole imbarcazioni locali, con cui ci si muove lentamente lungo i tanti canali e le lagune, in un contesto lussureggiante e selvaggio. Meglio non cadere in acqua: nei canali non è raro vedere dei coccodrilli.

7. Tra le spiagge più belle dei Caraibi

La Costa Rica, stretta tra il mar dei Caraibi e l’Oceano Pacifico accontenta gli amanti delle belle spiagge, dello snorkeling e delle immersioni. Le zone più suggestive sono quella a sud di Limon, sul lato caraibico, e la penisola di Nicoya, sul Pacifico.

8. Le spiagge di Cahuita

Il litorale caraibico all’estremo sud del Paese regala spiagge di sabbia candida e dorata, orlate di palme da cocco. Il Parco Nazionale di Cahuita venne istituito per proteggere la più grande barriera corallina della Costa Rica, che richiama tanti appassionati di immersioni da tutta l’America.

9. L‘interno della Costa Rica

In breve: un giardino dell’Eden, con foreste pluviali incontaminate che ospitano un’incredibile biodiversità.

10. Se vi piacciono le foreste

Potete fare un’escursione nel Parco Nazionale Braulio Carrillo. Coi suoi 47.000 ettari è uno dei parchi più estesi del Paese. Potrete vedere il vulcano Barva (inattivo), suggestive cascate e distese di orchidee, oltre a scimmie, tucani e diverse specie di serpenti, che però è preferibile non incontrare lungo il percorso.

 

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