Il mio viaggio alle Everglades

Quando preparai il mio itinerario, consideravo le Everglades come una zona di passaggio, dove avremmo visto acqua, alberi e animali scorrerci a lato mentre ci dirigevamo verso la costa opposta della Florida. Nulla di più sbagliato. Everglades è un’immensa palude fonte di vita, animali che qui vivono, seppur sotto controllo dell’uomo, ancora allo stato selvaggio, con specie che in altre zone degli States non trovate.

Questa zona è talmente vasta che una giornata per visitarla non basta. Il noleggio di un’auto è la maniera più facile e conveniente per vedere le zone più interessanti. Quando vi lascerete alle spalle Miami e i suoi ultimi fast food, un cartello vi indicherà l’inizio di una delle zone più belle di tutto lo stato della Florida.

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La strada più famosa che percorre le Everglades è l’Highway 41, conosciuta anche come Tamiami Trail, che si estende dalla festaiola e nottambula Miami fino a Naples, una bellissima cittadina balneare che si affaccia sul golfo del Messico. Ad essere precisi il Tamiami si estenderebbe fino a Tampa, ma l’uomo ha sostituito il semplice Trail con delle vere e proprie Highway e di questa parte di Tamiami ne resta solo qualche cartello e il ricordo.

Alligatore visitare Everglades USA

Una volta entrati nella palude, noterete come abbondino i cartelli che vi invitano a fermarvi per vedere gli alligatori. Prezzi ovviamente non economici: si prende l’overcraft o l’airboat e ci si spinge all’interno con una guida che vi mostra coccodrilli e altri animali. Noi però proseguiamo e ci dirigiamo verso un punto evidenziato dalla nostra guida: l’Oasis Visitors Center. Un luogo di pace, dove vi potete rilassare, rifocillare e osservare gli alligatori che riposano a pelo d’acqua.

Il luogo più curioso e singolare che ho trovato però, rimane l’ufficio postale di Ochopee. E’ una casetta di legno di qualche metro quadrato, con una bandiera statunitense che sventola a testimoniarne l’operatività. La sua caratteristica, lo recita anche il cartello a lato, è quella di essere il più piccolo – e credo anche il più sperduto – ufficio postale d’America. La dipendente di quest’ufficio postale accetta col sorriso le vostre cartoline per spedirle in tutto il mondo. Nonostante sia piccolo e in mezzo al verde, la mole di lavoro sembra non indifferente: molte persone di passaggio si fermano qui per poter inviare le proprie cartoline e le lettere per la soddisfazione di farle mandare dal più piccolo ufficio postale degli USA.

Ufficio postale ochopee Everglades cosa cedere

Non è solo l’ufficio postale ad essere sperduto, anche i paesi qui sono molto isolati tra loro. Il più rappresentativo è Everglades City, dove City è una parola grossa, visto che si tratta di un un villaggio di pescatori, nascosto dal mare grazie una spessa coltre di mangrovie. E’ caratterizzato da case di legno dai colori vivaci. Le case sono rialzate a causa delle maree che in passato si alzavano fino ad allagare i giardini.

Everglades City

Ci sembra strano girare per le vie di questa cittadina, dove i bambini giocano a baseball per le strade, passando da un giardino all’altro senza che nessuno dica loro nulla. Qui le recinzioni sono assenti. Le uniche che si trovano servono a delimitare il confine della scuola dove appendere i drappi della squadra con l’immancabile mascotte : l’alligatore o, come lo chiamano qui, gator.

Terminata la visita a Everglades City, ci apprestiamo a inoltrarci nella Fakahatchee Strand Preserve, una riserva naturale situata a nord del paese appena visitato. Se siamo fortunati, riusciremo a vedere una specie che si vede poco in tutti gli USA: le pantere nere.

Chi si trova qui lo fa per questo motivo e mentre stiamo cercando di non impantanarci nel fango, un pick-up con targa canadese proveniente dal senso opposto ci informa che dall’altro lato del lago sta uscendo un altro ospite speciale della riserva: un orso. Evito di scendere dall’auto, sarei curioso di vedere l’orso, ma qui siamo in terra selvaggia e non mi fido, quindi proseguiamo la nostra lenta marcia.

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Un’altra auto con targa del Michigan, si accosta e il conducente ci chiede cosa cerchiamo. “Pantere” rispondo. “Provate a proseguire. Non sono sicuro, poco fa un animale mi ha attraversato la strada di corsa ma ero troppo lontano per distinguerlo.” Lo ringraziamo e proseguiamo ma tanto so già che ci dovremo tenere la curiosità. Ci aggiriamo per circa mezzora tra strade impervie e natura selvaggia ma non scorgiamo ne orsi ne grossi felini. Desistiamo e ritorniamo sul Tamiami Trail.

Il sole si abbassa, gli sguardi di uccelli, pantere, alligatori e orsi ci accompagnano verso la costa ovest della Florida. Le mangrovie e l’acqua piano piano svaniscono e vengono sostituite degli edifici di Naples.

 



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