Fuorisalone 2017: guida al meglio di tutti i distretti del design. Dal cuore di Milano a Lambrate

Design nomade, il tema al centro del Fuorisalone di BASE, zona Tortona

Ancora qualche giorno e inizierà, finalmente, il Salone del Mobile di Milano e contemporaneamente il Fuorisalone: per una settimana la città viene stravolta, le vie invase da stranieri, installazioni e food truck e anche per chi con il design non ha niente a che fare è davvero impossibile rimanerne fuori. Anche perché, alla fine, ne vale sempre la pena. Orientarsi però non è facile e gli eventi continuano ad aumentare di anno in anno, alla faccia di chi dice che “il salone ha stufato”. La grande novità del 2017 è un nuovo distretto che mancava all’appello, quello del quartiere Isola. Partiamo proprio da qui per percorrere in anteprima gli appuntamenti imperdibili che si svolgeranno a Milano dal 4 al 9 aprile.

ISOLA DESIGN DISTRICT  

Artigiani locali e nomi internazionali come si usa all’Isola, dove piccole realtà di quartiere si affiancano ad altre internazionali e dove le case della vecchia Milano si affacciano sul Bosco Verticale di Boeri. Così è l’Isola Design District, il nuovo distretto del Fuorisalone che ha tutta l’aria di essere già il più cool di Milano. L’appuntamento più importante si chiama Milan Design Market e riunisce 35 designer e brand provenienti da tutto il mondo nello studio fotografico di Gianni Rizzotti. Martedì 4 e sabato 8 la location rimarrà aperta fino a mezzanotte per gli eventi di apertura e chiusura del distretto, con musica live e dj set. Caracol Design Studio porterà un robot che stamperà in 3D per tutta la settimana, ma ci saranno anche un giardino sospeso (Suspended Garden) e due installazioni olfattive del tedesco Patrick Palcic.

Tra i designer internazionali spicca il giapponese Kensaku Oshiro che per l’occasione esporrà nel suo nuovo studio di via della Pergola la sedia realizzata per il ristorante Keisuke Matsushima dell’omonimo chef a Nizza. Mentre il giovane Pietro Algranti presenterà, nel suo Algranti Lab di via Pepe, i Grandi, una collezione di 8 pezzi riproducibili in forma e composizione, ma con disegni e ossidazioni sempre diverse: due armadi, due tavoli, due cassettiere e due librerie.

Anche molti negozi e ristoranti accoglieranno installazioni ed esposizioni, in un percorso alla scoperta del quartiere. E l’Isola Design District sarà anche molto verde grazie a Green Island, un progetto a tre tappe dell’artista Emilia Faro che passa dalle vetrine di Tiger nella stazione di Porta Garibaldi, dall’Algranti Lab, fino ad arrivare all’installazione Botanik, presso lo showroom di eco-arredamento Riva Viva.
L’opening del distretto è martedì 4 aprile.

Itaca di Elena Bompani, la casa nomade in kit un progetto al Fuorisalone di Tortona

Itaca di Elena Bompani, la casa nomade in kit un progetto al Fuorisalone di Tortona

TORTONA DESIGN WEEK 

Un grande classico. Di quelli che non devono mancare mai. Basta solo capire cosa vale la pena davvero vedere. Anche quest’anno, come lo scorso, l’head quarter sarà BASE: da qui si può partire per il tour del quartiere che si sviluppa tra via Tortona, via Savona, via Solari e piccole vie traverse. A BASE sarà allestita una mostra a cui partecipano giovani artisti, chiamati a riflettere sul tema del design nomade, ora più che mai attuale. Si va dalla tenda galleggiante a Itaca, un progetto di Elena Bompani pensato per le persone che vivono una condizione di nomadismo, imposto o scelto, e che vogliono portare un po’ di casa con sé. È realizzato solo con materiali naturali, è personalizzabile e si trasporta come una sacca.

In via Novi 5 da visitare la raccolta collettiva cinese Ròng Contemporary Design Exhibition, che indaga la creatività cinese, in particolare, l’utilizzo di materiali tradizionali come carta, seta, bamboo, argilla e rame nel design contemporaneo. Ròng raccoglie il frutto di un lavoro di ricerca durato 5 anni in cui sono stati catalogati più di 2mila tipologie di materiali, visitando oltre 30 villaggi alla ricerca di tradizioni e maestrie artigiane e coinvolgendo 50 designer provenienti da campi differenti.

Al padiglione Visconti (in via Tortona 58), Corian Design Surface e Cabana Magazine presentano la mostra Corian Cabana Club, un viaggio multiculturale ed emozionale dove Antonio Marras, Ashley Hicks, Carolina Irving, Idarica Gazzoni, Nathalie Farman-Farma, Stephan Janson, Susanne Thun hanno creato sette ambientazioni diverse.

Un giro da Superstudio va sempre fatto, almeno per vedere i vetri giapponesi di AGC Asahi Glass. Quest’anno viene presentato Touch, un “vetro da toccare” creato in collaborazione con Jin Kuramoto e lo studio londinese Raw-Edges.

Alla Fondazione Gianfranco Ferrè (in via Tortona 37), Guri I Zi, impresa sociale che promuove l’empowerment delle donne albanesi, presenta la sua collaborazione con la designer Marta Sansoni, che ha creato e progettato per il brand la linea di pouf Floating On. Prima di lasciare la zona di Porta Genova, in via Savona 56, anche quest’anno ci sarà l’esposizione di Moooi, brand di tapperi, che ricrea atmosfere oniriche. Questa volta il tema scelto sono i dettagli e saranno in mostra le fotografie di Levon Biss.

ZONA SANTAMBROGIO

Format vincente non si cambia: confermato dunque EAT URBAN Street Food Festival nel giardino segreto di via San Vittore 49, che per l’occasione si trasformerà in un ristorante en plein air, ospitando Food Truck e Apecar da tutta Italia. In questa location si ripeterà anche la 5° edizione di DOUTDESign Exhibition che quest’anno ha proposto come tema di riflessione per i designer under 35 la sostenibilità ambientale e sociale. Qui potete passare ogni sera: in programma sempre performance ed eventi musicali.

Riconfermata anche la presenza al Parco Sempione, in piazza del Cannone, dove quest’anno prende vita il progetto Inhabits, dedicato ai moduli abitativi e agli spazi urbani itineranti, attenti anche alla sostenibilità ambientale. Tra gli altri ci sarà anche Red Bull con il suo Studio Mobile, uno studio di registrazione su ruote, dove si potrà partecipare alla creazione della colonna sonora del Fuorisalone, lasciando una propria impronta sonora. Ogni sera sul palco allestito nel parco ci saranno concerti e DJ set.

Rimanendo in zona: la Triennale ha da poco inaugurato un nuovo allestimento di design, ma ricordatevi anche di prenotare una visita alla Fondazione Achille Castiglioniin piazza Castello, e alla Fondazione Franco Albini, in via Telesio 13.

VENTURA LAMBRATE E VENTURA CENTRALE

Novità anche per il distretto più cool (e coerente di tutti), quello un po’ più periferico che per l’ottava edizione ha però inglobato un nuovo spazio più… centrale. Ventura Lambrate raddoppia infatti con Ventura Centrale che coinvolge la stazione ferroviaria principale di Milano. Vengono aperte le porte degli storici Magazzini Raccordati in via Ferrante Aporti che, abbandonati da tempo, ospiteranno in questi giorni una selezione di progetti internazionali molto scenografici. Ci sarà Salviati – maestro del vetro di Murano – che mette in scena due installazioni firmate da Luca Nichetto e Ben Gorham; mentre il designer inglese Lee Broom festeggia i suoi dieci anni di attività con una retrospettiva, chiamata Time Machine, che in una grande giostra raccoglie i suoi lavori più emblematici.

Mentre Ventura Centrale mira a ospitare installazioni spettacolari, Ventura Lambrate è concentrata a guardare verso l’esterno per vedere cosa il design può fare per il nostro mondo ormai in rapida evoluzione. Tra via Ventura, via Massimiano e via Privata Oslavia le location che partecipano a Ventura Lambrate sono 21 e gli architetti e designer coinvolti sono stati chiamati a ragionare sul ruolo sociale della loro materia. Il REDO Super Supermarket della Design School Kolding danese reinventa (e ricicla) oggetti quotidiani e li inserisce in un contesto familiare come quello del supermercato. A proposito di eritaggio storico, Nynke Koster, olandese, ha progettato delle sedute in gomma colorata che riprendono le forme di capitelli barocchi, classici e neoclassici del suo Paese. Casa Christina ApS, azienda danese, presenta in via Ventura 15 La Famiglia, una collezione di arredo personalizzabile che unisce gusto scandinavo con l’eleganza italiana. L’Atelier Mendini abbraccia le nuove tecnologie e mostra la volontà di limitare i danni al nostro pianeta, creando una plastica di riciclo, chiamata Ecopixel, che si fonde a 120° e che può essere fusa più e più volte, senza perdere le sue proprietà.

A Ventura Lambrate sarà protagonista anche la Svezia con parte del programma Swedish Design Moves. Tra le tante partecipazioni rilevante quella di Ikea che organizza un festival Ikea incentrato su design e moda e presenta sei nuove collezioni e un programma ricco di eventi, con dibattiti, musica e laboratori.

 5VIE 

La più bella zona di Milano, la più nascosta, la più curiosa. Dopo essersi fatta scoprire da milanesi e non, per questa quarta edizione, il distretto 5VIE ha deciso di raccontarsi attraverso le micro aree che lo compongono. Il polo sarà quest’anno piazza Gorani, dove ci sono i resti dell’antico Palazzo Imperiale, mura massimianee, due torri e resti dei bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. Qui è nata la nuova area Brisa-Gorani, recentemente ristrutturata e dotata di una bellissima piazza pedonale arredata come un giardino. Ed è qui che prende vita il progetto FOYER GORANI. A Design Curated Piazza for Creative Minds dove saranno presentati i progetti e gli stili progettuali di menti creative internazionali diversissime tra loro.

Continua anche la rassegna Ladies&Gentleman in una bellissima villa di via Cesare Correnti, aperta al pubblico lo scorso anno e che dal 4 al 9 aprile ospita la mostra The Classroom, curata da Paola Nicolini e con le opere degli artisti Piero Golia e Diego Perrone.

L’area San Maurilio – Santa Marta – Piazza Affari, sarà attraversata anche quest’anno dal ciclone creativo della Design Pride di Seletti, Wunderkammer e YOOX , mercoledì 5 aprile dalle 18 a mezzanotte. Si parte da piazza Castello e si arriva in piazza Affari per la festa. Per la prima volta Diesel Living arriva al Fuorisalone e lo fa proprio nelle 5vie: il marchio di Renzo Rosso allestirà per l’occasione la Diesel Living pop-up home dove scoprire la collezione. Solo la location merita un giro: la pop-up home infatti prenderà vita presso i Lucernari, un ex laboratorio orafo in via Cesare Correnti. L’opening ufficiale è il 5 aprile, dalle 18 alle 23.

The Indian Memory, una mostra di Ettore Sottsass alla Galleria Antonia Jannone in Brera

The Indian Memory, una mostra di Ettore Sottsass alla Galleria Antonia Jannone in Brera

BRERA DESIGN DISTRICT 

Da piazza Affari è un attimo arrivare in Brera, altro quartiere bellissimo di Milano e che conta moltissimi showroom in cui affacciarsi durante i giorni del Salone. Quest’anno il tema scelto dal distretto è Progettare è un gioco, giocare un progetto, da una citazione del mitico Bruno Munari. E il vincitore di questa edizione di Lezioni di Design è Fabio Viola, uno dei maggiori gamification designer al mondo.

Tra i progetti interessanti c’è quello di Gea, un’installazione ispirata al principio della Marble Machine e progettata da dotdotdot in collaborazione con Opendot che promuove in modo dinamico e interattivo i valori del marchio Alce Nero. Gea sarà esposta sul palco di Eataly Smeraldo e liberamente accessibile a tutti i visitatori.

Ma Brera è soprattutto il posto adatto per scoprire i grandi nomi del design italiano. Si comincia con Aldo Rossi. La Fondazione e l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano dedicano una retrospettiva, o meglio un’antologia, ai suoi progetti immaginati, disegnati e realizzati a Milano tra il 1955 e il 1995. Altro nome importante è quello di Gaetano Pesce che propone una riflessione sulla figura della donna, ancora troppo spesso sottomessa. Poesie di Neon è invece l’installazione luminosa di Luca Trazzi che mette in scena scritture di luce a Palazzo Anguissola e nel “Giardino di Alessandro”, casa del Manzoni. Infine la Galleria Antonia Jannone, in corso Garibaldi, dedica una retrospettiva a Ettore Sottsas.

Prima di lasciare il quartiere, fate un salto da Fabriano che in questi giorni ospita Wallace Sewell e le sue creazioni tessili per la casa e presenta la nuova collezione di quaderni Finsbury realizzati in collaborazione con lo studio di design inglese. Mercoledì 5, in negozio, ci sarà anche la presentazione della rivista di graphic design Pulp.

E se sentite della musica non stupitevi, perché in piazza XXV aprile, in collaborazione con Eataly, prenderà vita #10 Pianos Street, una suite per dieci pianoforti composta da Yae. L’allestimento sarà aperto al pubblico il 9 aprile dalle 11 alle 21 mentre le performance sono previste alle 13, alle 17 e alle 19. Tutti i pianoforti, elaborati da street artist, tra i quali Acme 107, Fungo e Zoow24, saranno poi in vendita e il ricavato sarà devoluto a un’associazione benefica.

PORTA VENEZIA DESIGN

Design, arte, liberty, food & wine. Un buon modo per concludere, no? Questo è quello che promette l’elegante distretto di Porta Venezia. Parlando di design meritano una visita lo showroom di Jannelli & Volpi – Manerba, maestri della carta da parati che quest’anno hanno creato un allestimento come in una vera galleria d’arte, curato dallo studio Martinelli di Venezia. In via Palestro 8, in un giardino segreto sarà allestita Super Follies di Nobody&Co. Già che siete in zona passate a buttare un occhio dentro Villa Necchi Campiglio, una delle ville più belle della città. Poi fate un salto all’Albergo Diurno di piazza Oberdan dove è allestita la mostra Senso 80 a cura di Flavio Favelli che rimanda ai sensi e, appunto, ai mitici anni Ottanta. Finite la rassegna artistica con una visita alla Casa Museo Boschi di Stefani, un gioiello che vi rimarrà nel cuore e che per questa occasione dedica le sue sale a Gio Ponti e Roberto Sambonet.

L’evento principale del distretto si chiama The Essential Taste of Design ed è sviluppato in collaborazione con Matteo Ragni Studio ed Essent’ial, al Casello Ovest di Porta Venezia. Partendo dall’originaria funzione dell’edificio, la Casa del Pane, viene dato spazio a progetti dallo stile essenziale, intorno al tema di food design. Nelle sale al piano terreno la presenza internazionale è segnata dal magazine canadese che dà il nome al BAR AZURE. AZURE e con il progetto Breaking Bread – Pane al Pane mette in mostra 12 disegni/progetti sul tema del pane, proposti da altrettanti architetti e designer di fama mondiale. Non mancano nomi famosi come quelli di Gio Ponti e Lino Sabbatini e di altri architetti provenienti da tutto il mondo che presentano pezzi legati alla tavola.

Accanto al percorso legato all’arte, al design e alla cucina, il distretto ne segnala uno dedicato al liberty, fortemente presente in questa zona di Milano. Alcuni dei palazzi più belli della città sono qui: da non perdere sicuramente Casa Galimberti, in via Malpighi 3, l’hotel Sheraton Diana Majestic, Casa Campanini in via Bellini 11 e i palazzi di via Pisacane.

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