Due terribili scosse, quasi 9000 morti, un milione di senza casa e un intero poverissimo Paese in ginocchio. Sono passati due anni dal terremoto che, il 25 aprile del 2015, ha devastato il Nepal. Tornando a Kathmandu, si scopre una città che ha ripreso i suoi ritmi frenetici intorno al Thamel, il quartiere turistico dove alpinisti, trekker ed “ex hippies” hanno ricominciato a portare reddito (il turismo vale il 4% del Pil) e lavoro.
Tre ore più a nord della capitale, nel distretto di Sindhupalchowk, s’incontrano piccole case di mattoni rossi tra le montagne, sparse su terrazzamenti coltivati a riso: qui è stato registrato l’epicentro del sisma, 64.000 abitazioni distrutte su 66.000, il 97%. Quel 25 aprile era sabato, giorno di festa in Nepal: per questo la Sunkoshi Boarding School di Thakani quella mattina era deserta.
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Confortola e tutti gli operatori coinvolti sono volati insieme la scorsa settimana a Thakani a festeggiare il taglio del nastro della nuova coloratissima scuola. Ecco la soddisfazione sua e dei bambini della Sunkoshi Boarding School nel videoreportage.
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