Creminelli, the original Vigliano Biellese salami! – Un piccolo imprenditore per un grande impero
Questa volta all’ormai consolidata compagnia formata dal “veterano” Daniele e dagli “amanti dell’American style”, Michela e Luca, si è aggiunta Roberta. Per lei tutto è una novità, in quanto era la sua prima volta negli Stati Uniti d’America.
Poiché il tour dell’estate 2015 era caratterizzato dall’andare a vedere cose insolite, il fautore di questa perla di Salt Lake City è Daniele.
Una delle tante sere in cui ci riunimmo per definire i dettagli dell’’itinerario, disse: “Quando siamo a Salt Lake, vorrei andare a vedere il negozio di Creminelli”. Io e Luca, dopo un’occhiata veloce, rispondemmo: “Chi?”, “Ma si Creminelli, quello che ha la bottega del salame a Vigliano! Ci sono andato una volta perchè dovevo ritirare un ordine della Pro Loco. Mio papà e i miei nonni lo conoscono bene e mi hanno detto che il figlio Cristiano è andato ad aprire una salumeria a Salt Lake” e noi “Ahhh!”.
12 Agosto 2015, in visita a Salt Lake, città di passaggio del nostro tour, decidiamo di andare a cercare il negozio di Creminelli.
Per tutti i mesi precedenti al viaggio, abbiamo sempre immaginato che Creminelli avesse aperto una classica salumeria italiana dove lui stesso vendeva salame e insaccati. Abbiamo anche fantasticato su un minuscolo negozio in centro città con all’interno solo un banco ed una cassa. Pensate alla sorpresa avuta quando abbiamo scoperto che Creminelli Fine Meats è un’enorme azienda appena fuori dal centro città che crea ed esporta salami “artigianali” in tutti gli stati nord americani. Il nostro pensiero fu subito “Altro che piccola salumeria”. Ovviamente e, per evitare le solite gaffe, arrivati al parcheggio dell’azienda, mandiamo avanti Daniele, che conosceva l’esistenza di questa famiglia viglianese.
Purtroppo il tentativo non è andato a buon fine. Entrati nella hall abbiamo conosciuto parte dello staff aziendale e la segretaria personale, ma nessuna presenza di Mr Creminelli . La segretaria, ci propone di fare il giro dell’azienda, ma purtroppo abbiamo dovuto rifiutarlo in quanto, per raggiungere il Bryce Canyon – tappa successiva del nostro tour – dovevamo guidare ancora per almeno 270 miglia. A questo punto, cogliendoci di sorpresa , ci regala tre salami: casalingo, al tartufo e al finocchio come ricordo di questa giornata. Decide poi di e testimoniare il nostro passaggio scattandoci una foto di fronte al profilo di Cristiano. Probabilmente era molto incuriosita dal fatto che quattro ragazzi originari del paese del suo boss, avessero fatto tanti kilometri per cercarlo.
Purtroppo non siamo riusciti a parlare con Cristiano, perché fuori sede per un viaggio di lavoro. Avevamo molte domande da porgli ma sicuramente, la prossima volta che passeremo ritorneremo nella sua azienda per toglierci sfizi e curiosità, però abbiamo assaporato il suo salame con una vista mozzafiato: il Grand Canyon!
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