Parte il crowdfunding per I Borghi più Belli d’Italia

Laigueglia (SV)

Italia da proteggere, custodire, valorizzare: si ricomincia da tre. Furore, in Campania, Laigueglia, in Liguria, San Benedetto Po, in Lombardia, sono i primi tre Borghi Più Belli d’Italia per i quali è partita una campagna di civic crowfunding. Obiettivo? Raccogliere finanziamenti, attraverso la piattaforma digitale assitecacrowdonor.com, per sviluppare progetti di riqualificazione ambientale, culturale, urbana e sociale. Bastano anche pochi euro per contribuire alla rinascita di una struttura e diventare così costruttori di bellezza.

Il complesso millenario di Polirone, a San Benedetto Po. Foto di Massimo Dall'Argine/Dove

Il complesso millenario di Polirone, a San Benedetto Po. Foto di Massimo Dall’Argine/Dove

Grazie a un accordo fra Assiteca Crowd, piattaforma italiana autorizzata dalla Consob per l’attività di equity crowdfunding, e l’associazione Italiana I Borghi Più Belli d’Italia, da oggi è possibile finanziare una serie di iniziative. Un progetto molto attuale, se si considera che il 2017 è stato dichiarato, dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, “Anno dei Borghi in Italia”.

Ecco, in breve, i primi tre progetti che verranno finanziati con le donazioni dei privati. A Furore, nella Costiera Amalfitana, Patrimonio Unesco, l’obiettivo è riqualificare il Giardino della Pellerina, un parco urbano di 11mila metri quadri. Andranno piantate le essenze più rappresentative del Mediterraneo per dare vita a un giardino mitologico-allusivo, con riferimenti a personaggi, miti e leggende classiche legati ai concetti di amore, fertilità, vita e fortuna. Per ogni donazione pari o superiore a 100 euro, il nome del benefattore sarà impresso su una mattonella ben visibile.
Il borgo marino di Laigueglia, nel Ponente ligure

Il borgo marino di Laigueglia, nel Ponente ligure

Il borgo marino di Laigueglia, nel Ponente ligure, propone invece il progetto Spiagge ricreative, per riqualificare e ampliare un parco giochi sull’arenile davanti a Piazza Garibaldi, in una zona ben centrale e pedonalizzata del paese savonese.

San Benedetto Po, nel Mantovano, con il civic crowdfunding punta a riqualificare il monastero benedettino di Polirone, complesso millenario (fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa) danneggiato dal terremoto del 2012. Il progetto Factory@Polirone, in particolare, mira a ristrutturare quella che era l’infermeria monastica cinquecentesca per accogliere una struttura ricettiva con ristorante, spazi espositivi, atelier e laboratori artigianali. C’è anche una forte valenza sociale perché si prevede l’inserimento di persone con disabilità nella gestione degli spazi.

I progetti dei diversi comuni richiedono un finanziamento differente (37 mila € per Laigueglia, 69 mila per San Benedetto Po e 76 mila per Furore) e la durata del crowdfunding per ogni singolo intervento è di sei mesi. Il modello del finanziamento sarà quello del take it all (prendi tutto): diversamente dalla formula all or nothing (in mancanza dell’obiettivo prefissato i soldi vengono restituiti ai singoli finanziatori), se al termine di ciascuna campagna il ricavato fosse inferiore alla cifra prevista, verrà comunque consegnato alle amministrazioni.

Nelle prossime settimane partiranno nuove campagna di civil crowfunding a favore di altri piccoli centri d’Italia: l’associazione I Borghi Più Belli d’Italia ne riunisce più di 260. I criteri per essere ammessi sono molteplici e rigidi: in lista d’attesa ci sono un’ottantina di comuni. Le prossime raccolte fondi coinvolgeranno anche località dell’Italia centrale colpita dal terremoto

 

 

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