Dal pisello nano alla salama da sugo: i monumenti più strani d’Italia

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Qual è il monumento più curioso d’Italia? L’hanno chiesto Pif e Michele Astori a tutti gli ascoltatori di Rai Radio 2, durante la trasmissione I Provinciali, un osservatorio sulla provincia italiana, in programma dal lunedì al venerdì dalle 18.

Centinaia di segnalazioni sono arrivate da ogni parte d’Italia. Dal monumento al Tortellino di  Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, alla scultura dedicata al seme d’arancio, che spicca tra le strade di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, erano diversi i papabili vincitori del Monumentellum, un concorso social, semiserio che i due conduttori radiofonici hanno lanciato per eleggere le opere architettoniche e i monumenti più strani del nostro Paese. Celebrano un’eccellenza del territorio, ne raccontano con un’immagine la storia, la tradizione e gli uomini; eppure, nonostante i buoni propositi, il risultato estetico è a volte discutibile e piuttosto divertente. Il più strampalato? È stato votato sui social tra una rosa di cinque finalisti, tutti da scoprire sfogliando la gallery, composta da: il Monumento al Pisello nano di Zollino (Salento), Monumento alla Salama da Sugo (Madonna dei Boschi, Ferrara), Monumento al Camionista (Bologna), Monumento al Basilico (Prà, Genova) e il Monumento ai Pesci del Mediterraneo, detto “La Rotonda dei Tonni suicidi” (Genova). Ad aggiudicarsi il podio, a furor di popolo, la Salamina da Sugo dell’Emilia Romagna. Il premio della critica, assegnato durante la trasmissione di venerdì 27 gennaio, da Francesco Bonami, famoso critico d’arte, curatore e direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, è andato invece al monumento al Pisello nano di Zollino.

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