Case, auto, biciclette, scrivanie, idee… tutto in comune. Benvenuti nella sharing economy, l’economia della condivisione che in Europa vale, almeno sulla carta, qualcosa come 572 miliardi di euro (Il Sole 24 Ore). La nuova frontiera è in attesa di regolamentazioni un po’ in tutto il mondo. Anche dietro alla domanda “vuoi condividere?” delle inserzioni pubblicitarie sui social si nascondono indici e obiettivi di investimento. E la popolarità di un contenuto o di una persona sul web oggi è misurata non solo sui dati di visualizzazione e sui “mi piace”, ma anche su quelli di condivisione, sulle azioni di sharing, appunto.
Sharing economy: tutti i trucchi e le app del viaggio condiviso: Scopri di più
Ognuno può vedere il punteggio dell’altro perché ogni parola, azione, emozione o scelta possono essere valutati da 1 a 5 stelle e la vita dell’uomo si riduce a essere definita dalla media-voto. In base al punteggio si potranno avere facilitazioni, appartenere a giri esclusivi, ma anche, banalmente, affittare un’auto migliore o entrare in un locale. Ecco, immaginate cosa può succedere alla protagonista che, minuto dopo minuto, vede il suo punteggio precipitare, appunto, in caduta libera. Fantascienza? Mica tanto.
In Cina stanno studiando un sistema di valutazione dei cittadini destinato a misurarne l’affidabilità. Lo spiega, tra gli altri, anche la BBC News. Secondo il documento del governo intitolato Pianificazione per la Costruzione di un Sistema di Credito Sociale (diffuso nel 2014 e relativo al periodo 2014-2020), il sistema ha lo scopo di misurare e migliorare la “fiducia” (…) tra governo, settori commerciali e cittadini, e di rafforzare la sincerità negli affari del governo, nel commercio, nelle relazioni sociali e per il miglioramento della credibilità giudiziaria”. I dettagli non sono chiari, ma un certo numero di agenzie di servizi del credito è già stato autorizzato a raccogliere e gestire le informazioni di credito dei cittadini. Tra queste, c’è Ant Financial (affiliata con Alibaba, colosso dell’e-commerce), che ha introdotto l’esperimento con una specie di videogioco chiamato Sesame Credit. Sesame Credit misura la “bontà” di una persona come cliente dei servizi e incoraggia gli utenti a condividere i propri punteggi con gli amici. Più alti sono i punti e maggiori saranno i benefit. Insomma, il mondo dei big data e della condivisione non è solo un ottimo terreno per gli sceneggiatori di Black Mirror.
Il tema ha affascinato anche noi di Dove: da qui è nato il pensiero-cuore del numero che trovate nel dossier a pag. 159. E non c’è come il momento delle feste natalizie per interrogarsi sul senso della parola condivisione. Così abbiamo immaginato delle vacanze dove andare per vivere emozioni reali, accendere con forza i neuroni a specchio e immergerci nell’altro. E, a partire dalla foto di copertina, ci siamo visti con le nostre famiglie, con i nostri amici (pochi, veri e conosciuti) intorno a un camino con un buon bicchiere di vino a festeggiare il nuovo anno. Tutte le idee che trovate nelle prossime pagine sono attraversate da questo mantra, perché da una crociera a una spiaggia a Barbados, da una piazza di Parigi a una baita a Cogne, ogni luogo può essere una straordinaria occasione per regalarsi esperienze reali. E se per una volta ci dimenticheremo (noi e voi) di postare le foto sui social, tutti gli altri sapranno il perché. Quest’anno, botta di vita, abbiamo scelto di condividere davvero.
L'articolo Condividiamo un momento vero? L’editoriale del nuovo DOVE di dicembre. Ora in edicola sembra essere il primo su DoveViaggi.it.
from DoveViaggi.it http://ift.tt/2fLULkg
via IFTTT
Commenti
Posta un commento