Avviso ai lettori: a New York è dedicato il reportage di copertina del numero di novembre di DOVE, chiuso in redazione in data 14 ottobre. Pochi giorni dopo è scoppiato “l’affaire Airbnb” nella Grande Mela, con ripercussioni mondiali. Alla fine del reportage, nelle pagine di consigli pratici, suggerivamo ai lettori alcuni appartamenti da affittare proprio sul popolarissimo sito di sharing, ovviamente ignari di ciò che sarebbe successo. Abbiamo chiesto a Olivia Fincato, autrice del reportage e nostra corrispondente da NY, di aggiornarci sulla situazione: “Gli affitti sotto i 30 giorni sono diventati illegali, tuttavia attualmente è ancora possibile prenotare case su Airbnb e siti simili, per ora non ci sono limitazioni tecniche. Ma la situazione è incerta e chi continua ad affittare attraverso questi canali lo fa a proprio rischio e pericolo. Personalmente consiglio di cercarsi un albergo o un b&b per non avere brutte sorprese, a meno di non restare per più di 30 giorni”. Poco male: nel reportage suggeriamo anche tre ottimi hotel a pochi isolati dalla Freedom Tower, simbolo della nuova Manhattan.
Lower Manhattan? The place to be a New York City adesso. Fino a pochi anni fa, le domeniche nel Financial District erano deserte e silenziose. Con gli uffici chiusi, le strade di Wall Street, affollatissime dal lunedì al venerdì, si spopolavano. Oggi, se nel fine settimana si cammina vicino alla Borsa di New York, al posto di banchieri di corsa bisogna schivare frotte di bambini che sfrecciano con skateboard e monopattini. I palazzi storici di Lower Manhattan, liberi da monitor e scrivanie, sono stati convertiti in abitazioni per famiglie; accanto sono spuntati grattacieli con appartamenti, ex spazi industriali vuoti da decenni sono stati riqualificati e trasformati in loft per artist-in-residence dove vivono e lavorano musicisti, scultori, fotografi. Banche e compagnie rimaste in zona hanno traslocato in nuovi bulding. Un riassetto del territorio che ha permesso la convivenza di faune urbane agli antipodi: banchieri, creativi e famiglie.
Il Financial District, cuore finanziario di New York e simbolo mondiale del business, ora è l’area degli Stati Uniti con il più veloce tasso di crescita residenziale. Dai 50 mila abitanti del 2001, la popolazione è raddoppiata. Guarda la gallery sulla Nuova Manhattan
Perché andare ora
New York da novembre diventa a fine anno diventa la capitale dello shopping grandi affari. Si comincia con il Black Friday, il giorno dopo Thanksgiving, il venerdì di super ribassi che negli Usa dà il via allo shopping natalizio: quest’anno è il 25 novembre. Prenotando un appartamento a Lower Manhattan si è giusto nel cuore delle vie degli acquisti e si può essere di fronte ai negozi preferiti all’apertura, per aggiudicarsi le occasioni migliori senza levatacce. Lower Manhattan è anche il centro della vita culturale e movida nottura: musei e gallerie di locali si alternano a locali e ristoranti. Il district perfetto dove prenotare per la notte di Capodanno. Se si resta almeno 30 giorni, magari con bambini e amici, conviene scegliere un appartamento, sui portali per affittar casa, come lo stesso Airbnb, Be Mate, Onefinestay New York, Homeaway, le occasioni a Lower Manhattan non mancano. Se si viaggia in coppia o per un periodo più breve val la pena orientarsi su un hotel. Come il nuovissimo The Beekman Hotel, nello storico 5 Beekman, palazzo del 1883 noto come Temple Court, un tempo sede di uffici. Le camere sono suggestive. Nell’atrio vittoriano il lucernario a piramide che sovrasta le scale è vero un gioiello architettonico. Nel cuore di Tribeca il Cosmopolitan Hotel Tribeca, in un ex edificio industriale, ha interni dal design contemporaneo, stanze con grandi finestre, ed è comodissimo: è vicino a tutte le linee del metrò. Stile ed eleganza tutta newyorkese al Duane Street Hotel, boutique hotel con camere grandi e raffinate. Grazie al Bike Program si può noleggiare una bicicletta per scoprire Lower Manhattan pedalando.
Dove andare per cena e dopocena
Al ristorante italiano Da Claudio, su Ann Street, vicino alla fermata di Fulton Street, la pasta fatta in casa e i salumi sono squisiti. Per il pranzo lo storico Pearl Diner di Pearl Street ha il suo fascino, mentre il messicano El Luchador, verso Seaport, serve buonissimi tacos e burritos in una piccola e divertente camionetta bombata. Sempre a Seaport, Cowgirl Sea-Horse ha un menu di pesce: dalla tipica zuppa di vongole del New England (clam chowder) ai roll di aragosta. Proseguendo verso il fiume, sul molo 15 di Seaport, si mangia all’aperto da Industry Kitchen, cucina fusion americana – francese. Una perla nascosta è Zeytuna, tra John e William Street, la sera è tranquillo, a mezzogiorno è affollatissimo di bancari. A Stone Street, vicolo antico della città, su cui si affaccia il palazzo di Goldman Sachs, ci sono decine di piccoli bar e ristoranti. Da provare The Growler, con un’ampia selezione di birre biologiche e artigianali. Collegato a questo, lo speakeasy Underdog è famoso per il suo Tiki menu, con drink esotici ispirati alle isole polinesiane. Vicino a Broad street, il bar The Dead Rabbit, oltre alla sorprendente selezione di cocktail, ha un calendario interessante di performance musicali.
Far colazione e pranzo con manager e banchieri
Per iniziare la giornata ci si ferma per cappuccino e cornetto alla pasticceria francese Financier, famosa per essere la preferita dai finanzieri, e per le deliziose tortine alle mandorle, simili a lingotti d’oro. Per chi preferisce fare colazione con yogurt e frutta biologica, Magic Mix Juicery offre frullati, succhi freschi e centrifughe biologiche. Lo chef francese Armand Arnal ha concepito il vicinissimo Maman, nuovo bistrot del quartiere, ideale per colazione o pranzo. In un loft con soffitti altissimi e mattoni a vista, dove si può pranzare, bere un caffè (o una squisita cioccolata calda) con un assaggio di quiche lorraine (torta salata con pancetta e uova) o dessert di stagione. Per un croissant, o una baguette, al volo c’è Arcadia Bakery, panetteria segreta situata nella hall di 220 Church, palazzo di uffici. Tappa fissa per chi vive in zona. Classico per i newyorkesi di Tribeca è The Odeon, raffinata brasserie americana, ottima per il brunch con uova alla Benedict e Bloody Mary. Pausa perfetta prima di una passeggiata lungo il fiume. Sul Pier 26 il nuovo ristorante sull’acqua, City Vineyard, offre vini biologici provenienti da tutto il mondo ed è ideale per una cena romantica vista fiume.
Darsi appuntamento tra architetture e sculture
Le strade del distretto finanziario, non sono a griglia come nel resto di Manhattan, si intrecciano in maniera caotica e pochi ne conoscono il nome. Per trovarsi ci si dà appuntamento accanto a opere di arte pubblica, storiche o appena inaugurate. Come l’Oculus, l’ingresso monumentale, progettato dall’archistar Santiago Calatrava, del nuovo hub di trasporti del Financial District, simile alle ali stilizzate di una colomba che spicca il volo. La stazione, come una cattedrale dello spazio pubblico, smista un flusso di oltre 50 mila persone al giorno in viaggio tra Manhattan e il New Jersey. A Broadway punto d’incontro è il Cubo Rosso di Isamu Noguchi, davanti alla banca HSBC, a Zuccotti Park il ritrovo è la Joie de Vivre di Mark di Suvero, vicino al World Trade Center punto di riferimento è il Balloon Flower di Jeff Koons, mentre davanti alla Chase Manhattan Bank è la scultura bianca e nera Group of Four Trees, di Jean Dubuffet. Artisti e creativi di vari ambiti che hanno lavorato sul territorio, rianimando siti storici come il Federal Hall, il Fulton Center, il Museo di South Street Seaport, il palazzo della Marina a Battery, oggi hanno a disposizione un workplace al 24esimo piano dell’edificio 28 Liberty Plaza.
I consigli della redazione
Gli indirizzi, gli eventi, le idee per partire informati
1 – Fare jogging nell’ultimo tratto della High Line (il parco pensile progettato da Diller Scofidio + Renfro e James Corner Field Operations sulle vecchie rotaie per trasporto merci della westside di Manhattan), dall’entrata su 34th street & 11th avenue all’uscita sulla tredicesima strada, davanti al nuovo Whitney Museum disegnato da Renzo Piano.
2 – Passeggiare a Williamsburg, il quartiere di Brooklyn dei creativi e hipster newyorkesi. Si può visitare la fabbrica di cioccolato Mast Brother Chocolate e fare una sosta al concept store d’abbigliamento Space Ninety 8 (http://ift.tt/2eOSN5l).
3 – Andare al Four Freedoms Park, il parco progettato nel 1973 dall’architetto Louis Kahn sulla punta meridionale dell’isola di Roosevelt, nell’East River, fu realizzato 40 anni dopo la morte del progettista. Il giardino monumentale, ispirato dal famoso discorso del presidente Frankin D. Roosevelt sulle libertà, è un nuovo angolo da cui contemplare Manhattan.
4 – Fare un giro in bicicletta sull’Hudson River Park e, se il fisico permette, provare una lezione di trapezio alla scuola Trapeze al Pier 40 sull’Hudson, una delle attrazioni più poetiche di New York. Vedere le silhouette che volano sul riflesso dell’acqua è uno spettacolo.
5– Darsi appuntamento per l’aperitivo sui tetti. Da provare il nuovo rooftop Gallow Green. oasi verde tra i palazzi di Chelesea, e la terrazza del Jane Hotel nel Meatpacking District. È un boutique hotel nel leggendario palazzo ottagonale, sede dell’American Seamen’s Friend Society, ex-residenza per marinai arrivati a New York da tutto il mondo.
6 – Visitare il nuovo MET BREUER, la sezione di arte moderna e contemporanea del Metropolitan Museum, all’interno del palazzo disegnato da Marcel Breuer. Da non perdere la retrospettiva sulla fotografa Diane Arbus.
7 – Prenotare una Cena al ristorante Atera. Lo chef-alchimista Matt Lightner offre esperienze culinarie curiose e sofisticate. Solo 18 posti a sedere per cene romantiche. Chiamare con almeno un mese in anticipo.
8 – Vivere da francese nel mall con i prodotti dell’Hexagone. Al BrookField Place, si arriva dall’Oculus il corridoio sotterraneo collega Lower Manhattan da est a ovest. È un mall di lusso con decine di negozi e ristoranti dove far di specialità d’Oltralpe. A pranzo ci si ferma al Cafè Disctric che è bar, pasticceria e creperie.
9 – Andare con i bambini al SeaGlass Carousel, un’esperienza magica (e psichedelica) per adulti e bambini al Battery Park. E al Children Museum of the Arts, loft spazioso con tanti laboratori per bambini, dalla pittura al cucito per i più piccoli (da uno a quattro anni); dalla musica alla produzione di video per i piu grandi (da quattro a dieci anni).
10 – Sorvolare Manhattan in elicottero. Si fa con New York Helicopter Downtown. Con la metropolitana 1, direzione downtown, si arriva all’ultima fermata, South Ferry. Usciti si costeggia il fiume verso est fino al Pier 6, dove si vede il piccolo aeroporto, vicino a Battery Park.
11 – Visitare lo One World Trade Center. In 47 secondi l’ascensore porta all’osservatorio del 102° piano. Mentre si sale viene proiettato un video che ripercorre l’evoluzione urbanistica di New York. Crollo delle Torri Gemelle compreso.
12 – Andare al 9/11 Memorial and Museum, il museo, progettato da Michael Arad e Peter Walker and Partners. È stato concepito attorno a due enormi fontane costruite nelle fondamenta delle ex torri gemelle. Nel mezzo più di 400 alberi piantanti nel Memorial Plaza, in ricordo delle 3 mila vittime, regalano uno spazio contemplativo, di quiete, lontano dal traffico della città.
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