Piero Maderna, ormai nostro storico viaggiatore, racconta l’ultimo viaggio in Serbia, lungo il Danubio, a bordo del mitico battello di “Underground”, tra storie di guerra e di pace, moderni orrori e antiche civiltà, musica e letteratura, fumetti e sogni, monasteri e street art, sapori dolci e fuoco nella gola, cavolo cappuccio e fiumi di rakija. […]
Parte I
11/8/2016 – Giorno 1: Nel quale il gruppo si forma e partiamo
Il momento tanto atteso è finalmente arrivato: il Danubio ci aspetta.
Nel capannello che si forma e lentamente cresce davanti al Check in di Air Serbia a Malpensa, scorgo alcuni volti amici, già compagni di uno o più viaggi, ma anche tanti volti nuovi, il che non mi dispiace perché vuol dire che la comunità dei viaggiatori di Radio Popolare si allarga.
Ebbene sì, l’avete già capito, anche questo viaggio nasce sotto il patrocinio di Radio Pop ed è stato voluto da Claudio Agostoni, che è qui presente. Ricordo che ne parlammo per la prima volta una sera a Genova, alla taverna dei ragazzi di Don Gallo, quasi un anno fa. Ma questa volta l’organizzazione è a tre, o addirittura a quattro. C’è ViaggieMiraggi, che non può mancare e che fornisce il fondamentale supporto organizzativo, ma il “copyright” dell’itinerario, se vogliamo, appartiene all’associazione Viaggiare i Balcani, che ho imparato a conoscere e ad apprezzare con il meraviglioso viaggio in pullman a Sarajevo con Danilo De Biasio, in occasione del centenario dell’attentato del 28 giugno 1914 che fu la scintilla della Grande Guerra. Un viaggio a cui sono molto legato, forse perché è il primo con la radio e per questo non si scorda mai, ma anche perché è davvero indimenticabile. E poi, dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, c’è anche Slow Food, perché il titolo del viaggio è “Navigando lungo i sapori del Danubio” e quindi il cibo, e inevitabilmente il bere, visto dove andiamo, saranno una parte fondamentale del nostro percorso. Visiteremo un presidio e un convivium di Slow Food, e assaggeremo innumerevoli prelibatezze balcaniche. Io sono un fanatico dei Balcani, per tanti motivi tra cui anche il cibo, e quindi perché negarlo? Siamo qui anche per questo.
A rappresentare ViaggieMiraggi c’è la mia amica Alessia de Iure, che ho conosciuto a Marsiglia in occasione di un’altra scorribanda in pullman a base di Jean Claude Izzo e pastis. Poi fortuna vuole che suo marito sia Nello Avellani, che è un ex di Radio Pop, ma si sa, non si è mai del tutto ex di Radio Pop. Alessia e Nello sono entrambi abruzzesi, lui ora lavora per Newstown a L’Aquila, ma, appunto, per noi è sempre “di Radio Popolare”, è sempre la voce che ha raccontato, tra l’altro, il terremoto del 2009. […]
Una volta tanto non si parte la mattina, ad orari antelucani, ma nel tardo pomeriggio. Quindi siamo tutti un po’ più svegli del solito e cominciamo a pregustare gli incontri che faremo, perché no anche quelli gastronomici. […]
Per me è un ritorno a Belgrado, che ho toccato nel 2010 come tappa di un mio mini-tour balcanico autogestito che mi ha portato anche in Croazia e in Bosnia-Erzegovina. Ma in realtà del resto della Serbia non conosco molto, l’ho soltanto attraversata in treno venendo da Zagabria e andando verso Sarajevo. Anche il Danubio non è esattamente una novità per me: l’ho visto a Vienna, a Bratislava e a Budapest, oltre che a Belgrado, ma non l’ho mai navigato. Questa sarà davvero un’esperienza nuova, che non vedo l’ora di provare, a maggior ragione su un battello così pieno di storia e di storie.
L’oretta e mezza di volo scivola via veloce e tranquilla, e alle 22.30 circa atterriamo all’aeroporto Nikola Tesla di Belgrado. Qui ci aspetta Eugenio Berra, di Viaggiare i Balcani, che è il vero artefice di questo viaggio, quello che l’ha studiato e progettato, e che ci accompagnerà passo passo alla scoperta di questo complesso paese. Lui è milanese ma abita qui da un paio d’anni, e prima ha vissuto a Sarajevo, quindi la realtà dei Balcani la vive da dentro, in maniera piena e completa. Conosco già un po’ anche lui, anche se la spedizione in Bosnia di due anni fa era stata guidata dal suo socio Leonardo Barattin, e so che per quanto riguarda gli spunti letterari e in generale tutta la parte culturale del viaggio è assolutamente una garanzia. Del resto, arriviamo qui già con una quantità di materiale preparatorio mai vista prima, di tutti i tipi e su tutti i possibili argomenti. Non ci mancheranno sicuramente gli stimoli per approfondire. […]
Il primo ponte sul Danubio che vediamo, il primo nostro contatto con il Grande Fiume, è un ponte che è stato bombardato dalla NATO nel 1999, il che ci ricorda che siamo in un paese che ha ancora delle ferite aperte, e non poche. Avremo modo di constatarlo ancora meglio nei giorni a seguire.
Arriviamo a Novi Sad e ci sistemiamo in hotel. Il mio compagno di stanza, questa volta, è Maurizio, ingegnere torinese, un tipo tranquillo con cui mi trovo subito a mio agio. Lui non è ascoltatore della radio, ma ha già viaggiato con ViaggieMiraggi in Armenia, alloggiando in famiglia, un viaggio che deve essere stato sicuramente affascinante. […]
Se volete continuare a leggere il racconto di viaggio, cliccate qui.
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via Il battello della città dei matti – Parte Prima
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