DimoreDesign: a Bergamo aprono i palazzi. Al pubblico e ai maestri del Made in Italy

Palazzo Moroni. Allestimento di Aldo Cibic, edizione 2014. Foto Ezio Manciucca

Bergamo i più bei palazzi nobiliari aprono le porte al design. E tutte le domeniche, dal 4 al 25 settembre, offrono visite guidate e affascinanti percorsi tra presente e passato, che abbinano la scoperta di sfarzosi saloni, stanze affrescate, loggiati, giardini, capolavori di maestri come Tiepolo, Moroni e Luini, solitamente inaccessibili al pubblico, con la sorpresa di allestimenti di grande impatto firmati da designer di fama internazionale. Cinque e tutti italiani  – Alessandro Guerriero, Clino Trini Castelli, Atelier Biagetti, Alessandra Baldereschi e Viabizzuno – i protagonisti dell’edizione 2016 di DimoreDesign Bergamo, invitati ognuno a confrontarsi con la storia, l’architettura e i tesori d’arte di una delle cinque location del circuito. Che quest’anno si arricchisce con l’apertura di una nuova dimora: Casa Dell’Arciprete, un gioiello di architettura rinascimentale in via Donizetti, con all’interno,  fra l’altro, quadri di Moroni e disegni di Manzù, che si accende di luci e di magia con gli interventi dell’azienda di light design Viabizzuno. 

A Palazzo Agliardi, edificio cinquecentesco ristrutturato nel Settecento nel cuore del borgo di Pignolo, lavora Alessandra Baldereschi, mentre il barocco Palazzo Moroni, scrigno di numerosi capolavori di pittura lombarda – uno per tutti, Il cavaliere in rosa di Giovan Battista Moroni – è affidato a un maestro del Made Italy come Alessandro Guerriero.

E ancora si può visitare Palazzo Terzi che, nell’omonima piazzetta sul colle di Bergamo Alta, domina l’intera città. Dal salone di ricevimento con il monumentale camino e gli affreschi seicenteschi al salottino degli specchi, i diversi ambienti diventano il set di Incontri, un progetto di Atelier Biagetti, descritto come un film in cui si intrecciano storie, memorie, personaggi di epoche differenti, di cui gli oggetti, i decori, i singoli dettagli del palazzo sono testimoni e custodi.

Infine, tappa a Villa Grismondi Finardi, residenza settecentesca nel centro di Bergamo, circondata da un meraviglioso parco all’inglese, dove Clino Trini Castelli, altro maestro del design italiano, ha ideato  un progetto giocato sulla penombra che ne accresce l’incanto.

Oltre alle visite guidate (gratuite a Casa dell’arciprete, da 8 € per le altre dimore), nelle cinque dimore sono in programma incontri e conversazioni con i designer, moderati dal direttore della GAMeC, Giacinto di Pietrantonio, gratuiti e aperti a tutti fino a esaurimento posti (il mercoledì sera dal 7 settembre al 5 ottobre). Tutte le informazioni sul sito dimoredesign.it.

 

L'articolo DimoreDesign: a Bergamo aprono i palazzi. Al pubblico e ai maestri del Made in Italy sembra essere il primo su viaggi.corriere.it.



from viaggi.corriere.it http://ift.tt/2crcSz3
via IFTTT

Commenti