Milano: le onde di Miguel Chevalier all’Unicredit Pavilion

Onde Pixel di Miguel Chevalier all’Unicredit Pavilion

Girandole di colori. Caleidoscopi cromatici. Arabeschi digitali. Forme geometriche che implodono, piani che si curvano, superfici che si increspano. Onde Pixel, di Miguel Chevalier, all’Unicredit Pavilion di Milano, dal 26 luglio al 28 agosto, è qualcosa di più un’installazione multimediale. E’ un’opera d’arte aperta, che lo spettatore può vivere in prima persona, calpestandola, deformandola, diventandone egli stesso protagonista.

Nato a Città del Messico nel 1959, francese d’adozione, Chevalier è un pioniere della digital art: è stato fra i primi a cogliere la potenzialità delle nuove tecnologie e ad applicarle al mondo dell’arte. All’Unicredit Pavilion, che celebra il primo anno di attività, Chevalier, oltre a firmare l’installazione Onde Pixel, espone alcuni suoi lavori che dialogano con le opere della vastissima Collezione Unicredit.

Ma non c’è dubbio che l’emozione maggiore per il visitatore sia camminare sulla superficie di Onde Pixel, calpestare questo tappeto digitale che nel suo continuo mutare di forme e colori ricrea continuamente l’installazione e trasforma lo spettatore in attore. Grazie a una rete di sensori, ogni volta che ci si muove sul pavimento si provoca una modificazione dell’opera d’arte, che così è un incessante work in progress, reso ancora più suggestivo dalla musica di Jacopo Baboni Schilingi, che accompagna l’installazione. C’è chi proverà ad accennare un passo di danza, chi alzerà le braccia, chi saltellerà, chi, semplicemente, si sposterà da un angolo all’altro del quadrato simbolico che ospita Onde Pixel: osservare i movimenti delle persone e cogliere la trasformazione dell’opera d’arte diventa così una performance nella performance.

Pav_Onde Pixel - GDI-18

L’installazione di Miguel Chevalier all’Unicredit Pavilion che trasforma gli spettatori in attore

Chevalier, che ha iniziato la sua carriera negli anni Ottanta partendo dallo studio delle serre botaniche, emblema di un’architettura chiusa, ha poi scoperto, grazie all’informatica, la complessità e la bellezza delle reti e dei flussi di informazione e ha iniziato a lavorare su questo mondo. I suoi lavori hanno lasciato un segno a Caracas, Albertville e Barcellona. Fra le sue opere più riuscite e suggestive, i tappeti magici – display luminosi interattivi e cangianti – nella moschea di Casablanca e a Castel del Monte, in Puglia, nel 2014, per il festival Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi.

 

Unicredit Pavilion, piazza Aulenti 10, Milano. Dal 26 luglio al 28 agosto. Orari: 10-19, chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: unicreditpavillion.it, n. verde 800.18.49.49.

 

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