Suoni delle Dolomiti: la colonna sonora dell’estate in Trentino

ALBA DELLE DOLOMITI 2007

Pianure che costeggiano torrenti freschi, sentieri ripidi che portano a prati infiniti, pascoli, piccoli laghi, boschi secolari. Sono tante zone ancora incontaminate che si incontrano durante un trekking tra le Pale di San Martino, uno degli appuntamenti più intriganti dei Suoni delle Dolomiti 2016, la rassegna musicale nomade che vanta il maggior numero di imitazioni (con il grave handicap, per chi ci prova, di non aver le Dolomiti a far da sfondo). In programma 19 concerti, dal 2 luglio al 26 agosto, tra le vette trentine: dalla musica classica al jazz, dalla world music alla canzone d’autore.

Tutti gli eventi si svolgono nel primo pomeriggio, alle 13 (con l’eccezione del concerto di Mari Boine &C del 16 luglio, programmato alle 6 di mattina), nei pressi di rifugi alpini: cime, malghe e boschi vengono raggiunti a piedi insieme, dal pubblico e dai musicisti.

IL TREKKING E IL CONCERTO DEI MUSICA NUDA

Da domenica 31 luglio a martedì 2 agosto, ci saranno 40 camminatori ad avventurarsi sulle Alpi in compagnia della cantante Petra Magoni e dell’arciliuto (un parente prossimo del liuto, caratterizzato dalla presenza, a fianco delle normali corde da premere, di alcune corde di bordone, molto più lunghe e più gravi) di Ilaria Fantin. Le pause della camminata (dalle tre alle sette ore al giorno), oltre che dall’acqua delle borracce, saranno rinfrescate dagli intermezzi delle due artiste che nel loro zaino porteranno note e parole targate Sinéad O’Connor, Fabrizio De André, Domenico Modugno, Joni Mitchell, Leonard Cohen e Claudio Monteverdi. Per il concerto finale, previsto a Villa Welsperg, un complesso di tre edifici immersi in un giardino, ai bordi di un grande prato-pascolo che sfuma in una piccola torbiera, alle due artiste si unirà l’altra metà dei Musica Nuda: il contrabbasso di Ferruccio Spinetti, da anni protagonista di ardite arrampicate sul pentagramma in compagnia di Petra Magoni.

L’OMAGGIO A DE ANDRÉ: Come una specie di sorriso

Il repertorio dei Musica nuda  prevede spesso la rivisitazione di brani di Fabrizio De André, e proprio Faber è protagonista di un paio di appuntamenti dell’edizione di quest’anno di Suoni delle Dolomiti che, non a caso, aprirà i battenti sabato 2 luglio proprio con Come una specie di sorriso: un omaggio a De André dell’attore Neri Marcorè, per l’occasione nelle vesti di cantante e chitarrista. Con lui il flauto, il violino, la viola e il violoncello dello Gnu Quartet e l’eco delle cascate di Jonta. Un concerto all’ombra della Cima dell’Uomo, il punto più alto della Val di Fassa: la Val San Nicolò. A Valòn de Antermoa, nella frazione Antermoia, il rifugio in quota (2.500 metri), il 25 luglio ospiterà il concerto del violoncellista Mario Brunello.

L’OMAGGIO A DE ANDRÉ: Amore che vieni amore che vai

Le note e le parole di Faber risuoneranno anche il 12 agosto nei pressi della Bait del Germano (Altopiano della Paganella), di fronte alle Dolomiti di Brenta, grazie al progetto Amore che vieni amore che vai, che coinvolgerà artisti italiani della canzone d’autore e del jazz: la pianista Rita Marcotulli, il bassista Enzo Pietropaoli, il trombettista Fabrizio Bosso, il sassofonista Javier Girotto, il chitarrista Saverio Lanza e il batterista Cristiano Calcagnile. Ad armonizzare il tutto la voce di Cristina Donà, un’artista che vivendo in montagna ne conosce il respiro e sa come utilizzarlo in un’esibizione in quota.

Le magnifiche Pale di San Martino.

Le magnifiche Pale di San Martino.

IN QUOTA CON BALLAKÉ SISSOKO E VINCENT SEGAL

C’è almeno un altro concerto imperdibile: è quello proposto da una strana coppia alla Malga Canvere, un balcone sulle Pale di San Martino. Qui, nelle adiacenze di un pascolo e sotto i Lastè di Lusia, una successione confusa di piccoli laghetti, il 22 agosto si esibiranno Ballaké Sissoko, il figlio di una famiglia griot del Mali, e Vincent Segal, un violoncellista francese di formazione classica, che però ha suonato con gli artisti più svariati, da Sting a Georges Moustaki. Una kora e un violoncello a 1.976 metri d’altezza. David Byrne ha scritto che la musica cambia a secondo di dove la si suona. Basta partecipare ad un concerto di Suoni delle Dolomiti per capire quanto abbia ragione…

 Info:  i trekking sono a numero chiuso e a pagamento: occorre prenotarsi. Per il 23/7 in Val di Fassa, tel. 0462.60.96.66; sull’Altopiano della Paganella, dal 31/7 al 2/8, cell. 347.49.44.220.Web: isuonidelledolomiti.it.

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