In Abruzzo racconti di pescatori e trabocchi

C’è una costa in Abruzzo che merita di essere assaggiata.
Chilometri di ciottoli bianchi e acqua cristallina, lingue di sabbia e canne al vento. Punte rocciose dove è facile trovare curiose macchine da pesca in equilibrio sull’acqua: sono i trabocchi, testimoni di un’economia sostenibile legata al mare e alle sue risorse.

Oggi, che la pesca non dà più il giusto reddito, si può incontrare qualche giovane appassionato del mare e delle sue tradizioni: è il caso di Filippo, figlio di veri pescatori, da generazioni, che con la sua barca a vela ti porta a gustare la costa da una diversa prospettiva.

E poi, quando meno te l’aspetti, ti ritrovi con un bicchiere di vino in mano e un assaggio di pizza peperoni e alici, anch’essa un pezzo di storia locale, a brindare… A brindare sì, ad una tradizione che può ancora rinnovarsi con le nuove generazioni: parola di Filippo che, con sapiente maestria, ti lascia scivolare sulle onde, lui, narratore formidabile di una lunga storia di mare e di tradizioni.
La mattinata si conclude su un trabocco, dove il pranzo a base di pesce non ha uguali a memoria di donna.

Ermena, inguaribile appassionata del bello e del buono.

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