Architetture gotiche e palazzi in mattoni rossi, vecchi quartieri portuali e cortili pittoreschi, birrifici e tanto marzapane. Insomma, luoghi da fiaba. Chi cerca un viaggio fuori dagli schemi, lontano dai soliti itinerari battuti dal turismo, faccia un salto nella Germania del Nord, terra ricca di paesaggi incantevoli dove il verde – qua e là foreste di betulle, prati pieni di papaveri, grandi laghi e fiumi – si alterna a città dal sapore di altri tempi.
BREMA, TRA I MUSICANTI E I BIRRIFICI
Prima tappa a Brema, capitale dell’omonimo land, dove si arriva con volo diretto da Milano in un’ora e 45 minuti. Orientarsi è facile e non serve la cartina: basta seguire i 2.000 chiodi in ottone e acciaio che segnalano la via dalla chiesa Liebfrauenkirche alla Böttcherstraße, per non perdersi il meglio della città. Ecco, allora, che ci si imbatte in monumenti che hanno più di 1200 anni – da non perdere il Municipio in Marktplatz e la statua del paladino Orlando, entrambi Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, i nobili palazzi patrizi, la Chiesa di Nostra Signora e le torri gemelle della Cattedrale di San Pietro – così come in numerosi edifici in mattoni rossi, in case del XV e XVI secolo e carillon con campanelli in ceramica. Sbagliato, però, pensare che Brema riservi solo sorprese d’antan: basta andare al Weserburg, circondato dalle acque del fiume Weser, per perdersi nei 6.000 metri quadrati di esposizione del Museo di Arte Moderna. Per i viaggiatori dall’animo godereccio, invece, sosta obbligata ai magazzini del birrificio Beck’s, nel quartiere Schlachte, dove trascorrere una giornata a tentar di scoprire i segreti di lavorazione di una delle bionde più famose al mondo. In ogni caso, non lasciate la città senza aver reso omaggio alla famosa statua dei Musicanti di Brema, celebri protagonisti della favola dei fratelli Grimm. Si dice che toccare le gambe dell’asino porti fortuna ma attenzione: l’importante è farlo con due mani.
Vale la pena, poi, fare un salto a Bremerhaven (60 i km che la separano da Brema) per respirare l’aria di mare. Fondata nel 1827, è stato il punto di partenza per milioni di emigranti che dicevano addio all’Europa per andare a cercare fortuna in America. Al Museo sull’immigrazione Deutsches Auswandererhaus se ne racconta la storia mentre al Museo Navale Tedesco si può ammirare una dettagliatissima riproduzione di una nave del 1380.
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AMBURGO, PROFUMO DI MARE E ARCHITETTURA VISIONARIA
Tornati a Brema, proseguendo verso nord-est in un’ora di treno si arriva ad Amburgo, seconda città della Germania nonché porto tedesco più grande del Paese (sorge sulle rive del fiume Elba). Impossibile non coglierne l’atmosfera marittima: ogni cosa, dal grido dei gabbiani ai menù dei ristoranti, ricorda che si è vicini all’acqua, in un alternarsi di canali che la fanno sembrare una Venezia del nord. Ideale scoprirla in battello o risalire il fiume dal porto in traghetto, proprio come fanno gli amburghesi. Tappa obbligata al Municipio e alla Chiesa di San Michele così come nel quartiere a luci rosse della Reeperbahn e nel Porto di St Pauli, dove i Beatles hanno cominciato la loro carriera suonando nei locali più malfamati tra il 1960 e il 1962. Gli amanti dell’arte diano un’occhiata alla Kunsthalle, dove è custodita l’immagine dalla pittura romantica per eccellenza, vale a dire “Il viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich mentre chi viaggia con i bambini non si perda il Tierpark Hagenbeck, regno di 2500 animali tra cui elefanti, tigri, orangotango e tucani. Graziosi i quartieri attorno all’Außenalster, ricchi di parchi e graziose ville in stile Liberty così come suggestivo è l’Isemarkt, un tipico mercato sotto il viadotto della ferrovia sopraelevata in Isestrasse (in calendario tutti i martedì e i venerdì). Per godersi la vista migliore sul lago Alster l’indirizzo giusto è il bar Le Ciel al 9° piano dell’hotel Royal Méridien mentre per vedere il tramonto sopra il porto a 90 metri di altezza il posto giusto è lo Skybar 20up dell’Empire Riverside Hotel in Davidstrasse.
Ad aggiungere prestigio alla città tedesca – già patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco dal 2015 grazie alla Speicherstadt, il quartiere portuale – sarà la Elbphilharmonie Hamburg, la cui inaugurazione è in programma l’11 e 12 gennaio 2017. La nuova sede della filarmonica, progettata dal celebre studio di architetti Herzog & de Meuron, avrà una struttura in vetro particolarmente innovativa con vista a 360 gradi sul porto e sulla città. Sorprendente anche l’acustica – gli architetti hanno collaborato con la star del settore Yasuhisa Toyota – in modo da trasformare i numerosi concerti in programma in esperienze uniche.
LUBECCA, PERLA DELLE MERAVIGLIE UNESCO
Proseguendo da Amburgo verso nord-est, in quaranta minuti di treno si arriva a Lubecca. Andarci vale la pena, anche solo per il fatto che dal 1987 l’insieme delle chiese, delle case, dei mercati, dei negozi e delle stradine del suo centro storico sono state riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Se avete poco tempo privilegiate la porta Holstentor in stile tardo-gotico, la casa dei Buddenbrock dedicata alla vita di Heinrich e Thomas Mann e la torre duecentesca Petrikirche. Imperdibile anche il Museo Europeo della Lega Anseatica – Lubecca fu la regina di questa alleanza commerciale nel Medioevo -, perfetto per una full immersion in 600 anni di avventure sul mare, pirateria e strategie mercantili. Una volta usciti, se il palato reclama l’indirizzo giusto è il ristorante Schiffergesellschaft. Si trova all’interno della Gilda del Marittimo, tra gli edifici più antichi di Lubecca, e offre nel menu i piatti tipici della cucina del Nord della Germania in un’atmosfera che ricorda i gloriosi tempi della Lega Anseatica. A stomaco pieno, passeggiate lungo le sponde del fiume Trava tra i depositi di sale (nel caso capitiate tra il 5 e il 14 agosto 2016, approfittate del Duckstein Festival per rilassarvi sulla riva con un buon bicchiere di birra in mano e tanta musica in sottofondo). Per chi non ha fretta ci sono anche le panchine del Malerwinkel, il quartiere dei pittori, dove sedersi un pomeriggio a guardare i passanti, circondati dai fiori.
Tempo per un’escursione? I dintorni di Lubecca offrono moltissimo. Gli amanti delle barche vadano a Travemünde, dove è in mostra Passat, il veliero che ha attraversato Capo Horn non meno di 39 volte. Chi, invece, sulla barca preferisce salire può fare una gita sul fiume Wakenitz, lungo l’ex confine interno tedesco, proprio in mezzo a una riserva naturale. Agli amanti della vita di corte è riservato invece il Castello di Putin, un tempo residenza dei vescovi sovrani di Lubecca, oggi museo.
Una volta rientrati a Lubecca, fate un salto al Caffé Niederegger: qui non solo ammirerete 12 impressionanti statue di marzapane ma potrete fare incetta di questo tipico dolce, da riportare con voi in Italia per sentire meno la nostalgia una volta partiti.
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