Edimburgo, città gioiellino, visitabile facilmente a piedi e che trasmette la sensazione di essere una città molto vivibile. Si presenta “arroccata” su quella che era la colata lavica di un vulcano e con quel colore delle case simbolo della rivoluzione industriale.
Il primo approccio con la città è un sali-scendi tra strade e ponti che ne collegano le varie parti. Divisa in old e new town, zona del porto e colline, Edimburgo offre vari spunti per tante attività.
Il primo giorno l’abbiamo iniziato con tre ore di free walking tour dove la guida ci ha raccontato un po’ di storia e aneddoti e ci ha mostrato i punti principali della old town.
Il comune, la cattedrale di St.Giles (bellissima all’interno), il bar dove J.K.Rowling scrisse Harry Potter e il college al quale si è ispirata. Passiamo davanti alla statua di Bobby the dog, questo cane vissuto nel diciannovesimo secolo, è diventato famoso perché quando il suo padrone morì rimase per 14 anni accanto alla sua tomba. Divenne la mascotte della città. (Si dice che toccare il naso della statua porti fortuna ma i locali non vedono di buon occhio questa cosa perché la statua si sta rovinando, per questo vi consiglio di non toccarla).
Curiosità: appena fuori dalla cattedrale St. Giles sul pavimento c’è l’Heart of Midlothian, un cuore disegnato sul pavimento con delle mattonelle dove in passato era usanza sputare in quanto di fronte aveva sede il palazzo dove si pagavano le tasse ed era anche il punto della città dove venivano giustiziati i prigionieri. Ora lo si fa come portafortuna, la guida ci ha detto che è l’unico luogo di Edimburgo dove si può sputare senza rischiare di essere multati (noi comunque non abbiamo visto nessuno farlo).
La zona di Grassmarket è ricca di ristoranti e pub e troverete un negozio di abbigliamento usato vintage molto famoso e frequentato.
Terminato il tour guidato facciamo un giro tra le bancarelle del mercato locale di Grassmarket dove si può pranzare con prodotti tipici.
Con lo stomaco pieno saliamo al castello (consiglio di prenotare i biglietti on-line per evitare le code all’ingresso). Il castello è una città in miniatura, all’interno delle mura ci sono una quarantina di edifici, tanti cannoni (uno, il One O’Clock Gun, spara tutti i giorni alle 13, tranne la domenica), una chiesetta minuscola e i gioielli della corona. Anche le prigioni sono visitabili e tutto è ben illustrato e spiegato dai vari pannelli.
Usciti dal castello ci aspetta l’afternoon tea all’hotel Balmoral, edificio che vedrete più e più volte nel vostro girovagare in città, imponente e riconoscibile dalla torre con l’orologio.
Ci sono parecchi posti per fare l’afternoon tea in città, ci è stato suggerito questo come il migliore. Se prenotate per l’ultimo orario disponibile (verso le 17) potrete stare un paio d’ore e vi varrà anche come cena vista la quantità di dolci e “snack” salati che vi verrà servita.
Concludiamo la serata in un tipico pub dove la scelta di birre locali è molto vasta.
Il secondo giorno lo dedichiamo alla Calton Hill, collina che domina la città ricca di monumenti in stile greco (Edimburgo viene infatti chiamata l’Atene del nord). Davanti a noi da un lato la città, dall’altro la collina di Arthur’s Seat e il mare in lontananza.
Con una passeggiata di tre chilometri raggiungiamo la zona del porto e vediamo da fuori il Britannia, lo yacht usato dalla regina Elisabetta fino al 1997, ora ormeggiato a Leith, è visitabile (è preferibile acquistare i biglietti on-line per evitare lunghe attese).
Da Leith prendiamo un bus che ci porta vicino a Cramond, facciamo una bella passeggiata costeggiando campi e pecore e arriviamo sul lungo mare, quando la marea è bassa si può raggiungere a piedi Cramond Island, un’isoletta disabitata.
Arriviamo al villaggio di Cramond: tante casette bianche, una chiesetta con la torre e un giardino pieno di narcisi.
Con un altro bus torniamo in centro e girovaghiamo per la new town, dalla verdissima Charlotte Square passiamo ai negozi di Princess Street e Rose Street.
L’ultimo giorno ci rimane il tempo per visitare il palazzo di Holyroodhouse, residenza reale ancora utilizzata quando la regina va ad Edimburgo in agosto. Il palazzo è visitabile la maggior parte dell’anno, i giardini in primavera ed estate. Visto da fuori il palazzo sembra proprio un castello delle fiabe, con torri a punta e nel giardino si nascondono le rovine di una chiesa.
Di fronte al palazzo c’è il nuovo parlamento scozzese, in netto contrasto con lo stile di tutta la città, super moderno e dalla forma stranissima. E’ visitabile sia con visite guidate ad orari prestabiliti che liberamente.
Da qui parte il Royal Mile, la via principale di Edimburgo (lunga appunto un miglio, circa 1,8 km) che collega Holyroodhouse al castello attraversando la città. E’ piacevole passeggiare tra edifici storici, negozi e botteghe. Il consiglio è di non stare solo sulla via principale ma di “perdervi” tra i tanti closes: vicoletti che possono nascondere piazzette, giardini e molti angoli caratteristici.
L’ultimo quartiere che visitiamo è quello universitario, una città nella città: immensi edifici storici formano un polo universitario molto grande. Deve essere speciale studiare qui.
L’impressione che ci ha fatto Edimburgo è quella di essere una città molto giovane che ha mantenuto comunque le sue tradizioni. Non mancano i signori in kilt, i suonatori di cornamuse e l’atmosfera è speciale.
Per chi vuole assaggiare una specialità, il piatto tipico è l’haggis classico o vegetariano, solitamente viene servito con purè di patate. Prima provatelo e poi andate a leggere la ricetta.
Uno snack alquanto strano è la barretta di mars impastellata e fritta, per una merenda molto calorica.
Info utili:
L’aeroporto è ben collegato con il centro (25 min.) con bus Airlink della compagnia Lothian http://ift.tt/24mIeqY
Per spostarsi in città i bus sono molto comodi, il biglietto si compra a bordo ma bisogna avere i soldi contati
Potete prenotare il free walking tour qui http://ift.tt/1pe8GPJ (tour disponibile in inglese o spagnolo)
Per provare l’esperienza dell’afternoon tea vi consiglio il Palm Court all’Hotel Balmoral
http://ift.tt/24mIkyQ
Per una cena “meno turistica” Café Nom De Plume
Se vi piace il fudge fate tappa qui “The Fudge House”
197 Canongate,Edinburgh http://ift.tt/OVdoCR
from Blog di Viaggi http://ift.tt/24mIkyU
via Un week-end a Edimburgo!
Commenti
Posta un commento