Parco di Cabo de Gata: itinerario per vacanze wild in Andalusia
Premessa… La prima volta che ne sentii parlare fu nel (lontano)… Ecco, non ricordo l’anno. Ma comunque almeno 15 anni fa.
A parlarmene un amico svizzero conosciuto a Cadiz: “Ma come non hai mai sentito parlare del Parco Naturale di Cabo de Gata? Si tratta di un posto quasi incontaminato e lì c’è la spiaggia hippy di San José”.
E io che appena sentivo hippy, mi scioglievo come neve al sole: “Come spiaggia hippy?”
“Sì, ci puoi arrivare solo con una lunga camminata o con una barchetta. C’è soltanto un piccolo chiringuito. Si sta lì, si dorme sotto le stelle e si conosce un sacco di gente”.
Decisi che ci volevo andare.
Il parco naturale di Cabo de Gata è un parco naturale che sorge nella provincia di Almeria in Spagna. Il suo nome per intero sarebbe Parco Naturale di Cabo de Gata – Nijar, area protetta designata anche riserva della biosfera dall’Unesco.
Si tratta di una zona in realtà ben conosciuta, ma non so per quale strana ragione, ancora molto snobbata e poco nota in Italia. Di quelle perle che non andrebbero svelate in realtà, ma dal momento che non credo che il mio post arrivi a cambiare la situazione, posso raccontarvene serenamente.
A Cabo de Gata ci sono alcune delle spiagge più belle e incontaminate di tutte l’Andalusia, o meglio di tutta la Spagna.
Sembra quasi di finire dentro un film western in alcuni punti, o forse sembrava a me che di film western credo di non averne mai visto uno per intero. Ma avete capito no?
Mare blu. Pulito. Profondo.
Spiagge di diverso genere. C’è la sabbia e c’è anche la roccia o le pietre. Mai il caos.
Piccoli villaggi di pescatori che mantengono ancora intatta la loro anima.
E la natura domina. Fuori dai villaggi. Selvaggia? Forse no, ma selvatica sicuramente sì.
In sintesi: se cercate un luogo dove godervi il mare e le spiagge autentiche in Spagna, Cabo de Gata è (a mio avviso) la risposta.
Cosa sapere prima di partire per il Parco di Cabo De Gata
– Consigliabile un’automobile propria! Muoversi con i mezzi è davvero complicato e in molti casi mi sono ritrovata a dover tornare ad Almeria per poter proseguire al villaggio successivo o a fare l’autostop.
– Non si può far campeggio libero nel parco essendo tutta zona protetta.
– Si tratta di 60 km che vanno da Retamar fino a Agua Amarga, percorribili a piedi. Ma attenzione al sole cocente.
Itinerario e tappe Parco di Cabo de Gata
San Miguel de Cabo de Gata
Questo è uno dei villaggi più “grandicelli” e più turistici. Sicuramente come villaggio meno valido di altri che si trovano nel Parco, ma utile per fare base e godersi le spiagge attorno.
Spiagge di San Miguel Cabo de Gata: di fronte avete una distesa intera di sabbia. Spiaggia libera. Poche persone seppur presenti, ma questo dipenderà anche dai periodi, solo tenete presente che ero stata nel mese di agosto, quindi affollato.
Per dormire a San Miguel ci sono molto opzioni. Io avevo scelto il campeggio Camping Cabo de Gata con spiaggia di fronte, ma a 2 km dal villaggio.
Bene. La sera in cui sono rientrata dal villaggio al campeggio a notte inoltrata,la ricordo come una delle notti più terrorizzanti della mia vita grazie al buio totale che regnava attorno a me (e io ovviamente che mi immaginavo spuntasse fuori qualcuno da un momento all’altro. Ricordo che mi sarebbe bastato anche solo un gatto fuori dal cespuglio per farmi morire di infarto all’istante!).
Faro de Cabo de Gata
A 4km da San Miguel de Cabo de Gata, qui ero arrivata in autostop (ai tempi non camminavo ancora molto, lo ammetto).
Posto semplicemente magico, con vedute splendide. Da andare alla torre sopra una scogliera per godersi l’insieme.
San José
UNA PERLA. UNICA. Spero che non mi direte diversamente se ci andate ora, perchè io ne ho dei ricordi suggestivi. Un villaggio di pescatori, clima disteso, tempi dilatati (ancora ricordo il tempo che hanno impiegato per servire una cena). Alcuni ristorantini forse turistici, ma basta evitarli. Vicina la spiaggia, con alcune rocce, e un mare immenso di fronte a voi. Io avevo preferito mangiare poi direttamente in spiaggia.
A che qui avevo dormito in campeggio.
Spiagge di San José
Playa de Los Genoveses (4,5 km da San José): sabbia a perdita d’occhio. Lunga circa un chilometro.
Playa de Monsul (6,5 km da San José): grandi massi di roccia vulcanica, questa ha sicuramente uno charme particolare.
Altre tappe del Parco di Cabo de Gata (che però non sono riuscita a fare):
Las Negras: a 17 km da San José, serve passare dall’entroterra e avere una propria auto! Arrivarci con mezzi pubblici ai tempi non era possibile.
Agua Amarga: ancora più incominato dicono, con strade sterrate e spiagge raggiungibili solo a piedi…
E la famosa spiaggia hippy? Spiaggia di San Pedro.
Io, non l’ho mai vista. Ho tirato giù tutti gli epiteti in mio possesso ai tempi rammaricandomi oltre modo (traduco: piovevano madonne!), ma ad oggi ancora me la sogno. Libertina e hippy. Ribelle e internazionale. Trasgressiva e frizzante.
Temo che andarci, dopo cotanta idealizzazione, sarebbe una gran delusione, ormai.
Ma se voi ci siete stati, mi dite com’è?
NB: le foto sono state prese da Pixabay visto che le mie… sono tutte cartacee! E qui taccio, assalita da sconforti vari sul tempo che passa…
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via Parco di Cabo de Gata: itinerario per vacanze wild in Andalusia
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