Grecia fuori rotta: la penisola di Pelion

C’è un nido fra i rami di un platano antico. Non è un rifugio per uccelli. Ma un salotto sospeso dove prendere un aperitivo o una tazza di caffè. E guarda una piccola piazza ombreggiata da un altro platano. Millenario. E’ la location di un piccolo albergo The lost Unicorn, 8 camere e un piccolo giardino nel verde del Pelion, una penisola fuori rotta della Grecia. Eppure basta prendere un aereo per Volos, poi un’oretta di macchina per raggiungere l’ultima foresta primaria del Mediterraneo. Milioni di ulivi, ippocastani, cipressi e aranceti, 4000 specie di piante officinali e aromatiche, frutteti e i meleti più famosi di Grecia.

Si trova qui questo questo albergo di charme e di atmosfera di Christos e Claire Martzos, lui greco, lei inglese che ha dato un’impronta assolutamente british all’unicorno perduto. Nei mobili, nella veranda con le poltrone in bamboo da salotto di campagna inglese, nelle stampe con i velieri e il collegio di Eton. Nelle ceramiche della Compagnia delle Indie dove è servito l’English breakfast. Nell’amore per gli animali, perché hanno adottato un gatto e cinque cani randagi e malmessi che ora si fanno accarezzare dagli ospiti, senza dimostrare la diffidenza che in genere hanno tutti gli animali raminghi che hanno sofferto. Qui c’è il piacere della buona conversazione nella biblioteca salotto con centinaia di libri, sulla Grecia ma anche romanzi di Virginia Wolf, volumi di viaggi. Poi il pianoforte, gli unicorni raffigurati in ogni modo, statue in giardino, cavalli da giostra, bibelot. C’è la lettera, incorniciata dietro a un quadro, di Mario, un soldato,italiano perché negli anni ’40 The lost Unicorn era una caserma italiana. Dormire qui costa poco, da 70 a 95 euro. Si respira aria di casa e di cordialità.
The Lost Unicorn

The Lost Unicorn

Frequentato da chi fa trekking (il monte Pelion supera i 1600 metri e d’inverno si scia; tutti i sentieri su pelion-paths.gr) , da chi fa canyoning e segue il corso dei torrenti nel folto della foresta fino al mare. Già perché qui si va anche al mare. Venticinque minuti di cammino e si arriva a Fakistra, votata dai lettori del Guardian come una delle sette spiagge più belle del mondo, con l’acqua smeraldo per il riflesso degli alberi. E una grotta dove ai tempi dell’ occupazione ottomana i patrioti insegnavano clandestinamente il greco ai ragazzini. Oppure proprio da The lost Unicorn un altro sentiero porta in un’ ora e mezza ( ma si va anche in macchina) a Damougiari, rifugio di mare dove hanno girato alcune scene del film Mamma Mia come ricorda l’insegna della taverna. Qui Meryl Streep fra una scena e l’altra aiutava la proprietaria a preparare i dolmades, gli involtini di vite.

Il Pelion è un tesoro della natura. Di mare, foresta e montagna. Una natura che qui è ancora rispettata. Miracolosamente inviolata. Al punto da poter credere al mito dei centauri che vivevano fra questi boschi a tratto impenetrabili. Dove il centauro Chirone ha allevato Achille. Non esiste solo la Grecia delle isole.

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