Arriva puntale a fine aprile (29-31) il Gallery Weekend di Berlino, forse l’evento d’arte contemporanea più effervescente della capitale, capace di coinvolgere non solo addetti ai lavori e collezionisti da tutta Europa, ma anche appassionati e semplici curiosi. Il programma ufficiale dell’edizione 2016 coinvolge 54 gallerie e circa 20 istituzioni e fondazioni, più innumerevoli eventi e opening collaterali.
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Prima del weekend
Per evitare la calca del fine settimana, c’è chi gioca d’anticipo: lo fa, e a livello internazionale, lo Schinkel Pavillion, che mercoledì 27 inaugura una tappa del ciclo di doppie personali Porzellan und Vulkan. Kollaborative Praxis. La danza di Adam Linder, Royal Ballet di Londra, Michael Clark e Mag Stuart sarà in dialogo con le sculture e i video del multidisciplinare Shahryar Nashat. E solo durante il weekend d’arte sarà possibile assistere a Performance Performance di Hannah Weinberger.
Il taglio ufficiale del nastro
L’opening collettivo delle gallerie è venerdì 29 aprile, dalle 18 alle 21. Quasi tutti gli spazi in lista puntano su personali o doppie personali di nomi dal comprovato curriculum. Si parla di artisti come Ghada Amer (da Kewenig), Daniel Buren (protagonista in due gallerie, la Buchmann Galerie e Galerie Thomas Schulte), Hanne Darboven (Crone), Jim Lambie (Gerhardsen Gerner), Victor Man (Plan B e Galerie Neu), Oscar Murillo (Galerie Isabella Bortolozzi), Carsten Nicolai (Eigen+Art), Tomás Saraceno (Esther Schipper), Wolfgang Tillmans (Galerie Buchholz), Rirkrit Tiravanija (Helga Maria Klosterfelde), Mark Wallinger (carlier | gebauer) e Christopher Williams (Capitain Petzel). Ma c’è anche chi azzarda con artisti in crescita come la fotografa georgiana Ketuta Alexi-Meskhishvili (alla Galerie Micky Schubert), il brasiliano Adriano Costa (da Supportico Lopez) o l’egiziano Iman Issa con una personale alla galleria carlier|gebauer .
Per il curatore, per il numero e il prestigio delle personalità coinvolte, è da visitare presently al neugerriemschneider: è l’artista Tobias Rehberger, Leone d’oro alla Biennale di Venezia 2009, a riunire qui ben 60 colleghi, amici e mentori che lo hanno accompagnato negli ultimi 21 anni. Fra i tanti: Franz Ackermann, Ai Wei Wei, Olafur Eliasson, Liam Gillick, Carsten Höller, Karl Holmqvi, Philippe Parreno, Anri Sala, Nedko Solakov, Simon Starling, Dan Voh.
Il must
Mancare l’opening di Köning Galerie vuol dire partire con il piede sbagliato e non solo per la qualità delle mostre proposte, ma anche per l’atmosfera internazionale dei suoi vernissage. E poi, in occasione del Gallery Weekend, König apre per la prima volta all’arte il giardino alle spalle della ex Chiesa di St. Agnes, dove ha sede la galleria. Gartenschau, come s’intitola la mostra all’aperto, include opere di artisti che da sempre lavorano sul concetto di spazio, fra cui Elmgreen & Dragset, Katharina Grosse, Jeppe Hein, Alicja Kwade, Michael Sailstorfer, Tatiana Trouvé, Erwin Wurm e David Zink Yi. All’interno dell’ex chiesa si vistano invece Catch the Tail by the Tiger di Claudia Comte, che trasforma la cappella in una giungla, e Pizza di Annette Klemm che nello spazio della navata disvela le fondamenta culturali di oggetti quotidiani attraverso le sue fotografie.
L’indipendente cool
Andare in giro per spazi indipendenti è il modo migliore per scoprire nuovi talenti. Potrebbe succedere, per esempio, al Larry Show, la one night exhibition del Larry Club, un piccolo club in centro che fonde atmosfere underground della Berlino fine anni ’80 e new glamour. Ogni mercoledì Larry Show propone giovani artisti a cura di Hannes Gruber (questa settimana è il turno di Marte Kiessling) e dopo l’opening c’è l’immancabile dj set.
Il party
Agli irriducibili del dance floor ci pensano Galerie Isabella Bortolozzi e Galerie Neu e lo fanno in una location davvero suggestiva la Funkhaus Berlin, ovvero l’ex sede della radio pubblica della RDT: 135.000 metri quadri che si affacciano sulla Sperea, il fiume della città, da dove partivano tutte le trasmissioni radio della Repubblica Democratica Tedesca. L’appuntamento è sabato 30 con i dj set di Rat & Wolf. L’entrata è libera e gratuita, dalle 23 in poi, ovviamente.
Cenare ad arte
Anche i catering si ingegnano per il Berlin Gallery Weekend: Barkin’Kitchen propone il Concept Dinner Triangles Have Three Corners, una combinazione di food, arte e mixology, mentre al Neu West Berlin il cibo diventa un aspetto performativo della mostra Panama Paintings di Philipp Ackermann al quale si ispirerà il menu. Bon Bock, il programma di residenze che mette in cortocircuito culinaria, arte contemporanea e cultura, e la rivista d’arte indipendente Kuba Paris propongono Hard and Soft: una cena + mostra allo Spazio Agora, nella storica Kindl Brewery, dove il menu ideato dal filippino Pepe Dayaw gioca sul concetto di duro e di morbido, come le opere di Tobias Donat, Zoë Claire Miller, Jasmin Wernerai.
A chi invece preferisce provare una versione ricercata dell’autentica cucina berlinese si consiglia il raffinato, anche negli arredi, ristorante Pauly Saal, all’interno dell’ex collegio ebraico in centro città.
Tutte le info e il programma completo degli eventi su gallery-weekend-berlin.de.
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