Esattamente dieci anni fa Torino era pronta ad accogliere l’evento che avrebbe cambiato la sua vita. Quindici giorni con i riflettori accesi sulla città che avrebbe ospitato la ventesima edizione dei Giochi Olimpici Invernali. I torinesi erano divisi in due: da un lato i detrattori che da anni stavano facendo i conti sui costi, scoprendo che spesso non tornavano e che la città si sarebbe indebitata un bel po’. Dall’altro gli entusiasti, quelli che andavano in giro con le giacche rosse e grigie ufficiali e che vedevano in questo evento internazionale l’occasione per mostrare le bellezze di una città che per troppo tempo era stata solo la grigia metropoli della Fiat. Gli uni e gli altri però, quando le luci delle Olimpiadi finalmente si accesero, sprigionando un’emozione palpabile, non poterono fare a meno di capire che qualcosa stava cambiando. La città non era mai stata così bella, così colorata, così viva. E tutto il mondo lo vedeva. Questo sono state le Olimpiadi 2006 per Torino. Ora, a mente fredda, si possono fare i bilanci. I detrattori avevano ragione: le Olimpiadi sono costate care (circa 3,5 miliardi di euro) e molti di quei soldi, forse, non sono stati spesi al meglio, tra impianti abbandonati e strutture non utilizzate a pieno regime. Ma avevano ragione anche gli entusiasti: Torino negli anni ha saputo cogliere i frutti di quel grande momento di visibilità e le presenze turistiche (calcolate per difetto, perché non tengono conto dei visitatori che fanno una toccata e fuga in giornata) sono quasi raddoppiate (3.320.337 le presenze nel 2002, 6.298.762 nel 2014, come illustra Turismo Torino e Provincia). È anche grazie a quei riflettori puntati dieci anni fa, se oggi Torino è l’unica meta turistica italiana consigliata dal New York Times per il nuovo anno.
I FESTEGGIAMENTI
Oggi Torino si prepara a rivivere almeno in parte quell’emozione. Dal 25 al 27 febbraio 2016, infatti, la città festeggerà il decennale delle Olimpiadi, con un ricco calendario di eventi che renderà sicuramente il weekend un momento speciale per la città. Il fulcro delle celebrazioni è in programma per sabato 27, con una staffetta celebrativa che percorrerà l’intero centro della città e si concluderà in piazza Vittorio, con il ritrovo dei volontari di Torino 2006. Da qui partirà poi una grande parata fino a piazza Castello, accompagnata dalla Banda della Polizia Municipale. Dalle 18, sempre in piazza Castello, si svolgerà poi la cerimonia celebrativa: musica, filmati, istallazioni luminose e l’accensione del braciere olimpico. Infine, esattamente come dieci anni fa, le strade di Torino si riempiranno come fosse giorno, per la Notte bianca: degustazioni, negozi aperti e musei a ingresso libero (Museo del Cinema e Museo della Montagna) o ridotto (1 euro per visitare il Mao, Palazzo Madama, la GAM e il Castello di Rivoli che sarà raggiungibile con una speciale navetta con musica live a bordo). E naturalmente, musica: nelle stazioni della metropolitana, nelle piazze, nelle sale concerti e dovunque il centro di Torino consenta di suonare.
MOSTRE E MUSEI
Non solo musei aperti e con biglietti scontatissimi, ma anche una serie di mostre celebrative che ricordano quei giorni di dieci anni fa. All’Urban Center Metropolitano, sotto i portici di piazza Palazzo di Città, due percorsi espositivi racconteranno la città durante le Olimpiadi e i luoghi che oggi, sull’onda di quel grande evento, sono lo scenario dei progetti per il futuro di Torino. Camera, il Centro Italiano per la Fotografia, ha invece deciso di rendere protagonisti coloro che le Olimpiadi le hanno vissute da spettatori. Dopo una call fotografica che invitava i cittadini a mandare le loro fotografie di Torino 2006, le migliori verranno esposte dal 26 febbraio al 6 marzo 2016. Anche il Museo della Montagna celebra il decennale con un’esposizione dei manifesti originali delle 22 edizioni dei Giochi Olimpici invernali, e con una rassegna di documentari sul tema. Perfino nei tram storici sarà allestita una mostra fotografica sulle Olimpiadi, mentre Agorà, lo spazio polifunzionale di piazza Castello, propone in esposizione una raccolta di lavori e di progetti realizzati da bambini e ragazzi in occasione delle Olimpiadi.
LE OLIMPIADI DEL GUSTO
Non mancheranno, in una città famosa nel mondo per il suo cioccolato e le sue eccellenze enogastronomiche, gli eventi celebrativi a tema food. Fino al 28 febbraio, in piazza Solferino (dove dieci anni fa c’erano i giganteschi “gianduiotti”, le strutture che ospitavano Atrium), si terrà il Mercato Olimpico, con tanti stand da tutto il mondo. L’Associazione dei Commercianti Ascom ha proposto agli esercizi affiliati di proporre alla clientela dei prodotti speciali: una “torta olimpica” per le pasticcerie, un “gusto olimpico” nelle gelaterie e un aperitivo a tema nei bar. Insomma, Torino si sta preparando per un weekend da non perdere, quasi come dieci anni fa.
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