Fuerteventura, perché visitarla

Sono appena tornata da una vacanza a Fuerteventura, con mio figlio di 9 mesi e il suo babbo. Per una volta la meta non l’ho scelta io: il mio compagno si è intrippato con il windsurf e mi ha proposto questa isola, famosa per il suo vento. Io che dico sempre “non c’è posto al mondo, dove non andrei” ho accettato, con un po’ di dubbi. Ho amici con pareri molto contrastanti sulle Canarie: c’è chi le adora e chi non si è trovato per niente bene. E poi questa storia del vento, che tira così forte, e che mi veniva sottoposta come ostacolo a una vacanza per bambini, mi scoraggiava un po’.

Per fortuna ho dato retta al mio istinto. La vacanza è stata super!

Fuerteventura: una delle 7 isole Canarie

L’isola di Fuerteventura è una delle 7 delle Canarie. Vicina a Lanzarote – si può traghettare in meno di 30 minuti – è anche abbastanza vicina a Gran Canaria, raggiungibile dalla compagnia Fred Olsen in circa 2 ore di aliscafo. Non è la più grande isola, né la più piccola, di fatto è la seconda in ordine di grandezza dopo Tenerife: per percorrerla tutta da nord a sud ci potete impiegare circa 1 ora e mezzo di macchina.

fuerteventura

Gran Canaria è poco più piccola di Fuerteventura, ma la forma circolare la rende più facile da girare, ed è anche molto più abitata: Gran Canaria ha più di 800.000 abitanti, molti dei quali italiani!, mentre Fuerteventura supera di poco i 100.000 abitanti. Ecco perchè troverete molte aree con poca densità abitativa.

mappa di fuerteventura

Dall’Africa dista circa 95 km. Ma in ogni cosa si sente che è spagnola: oltre che per la lingua, anche per il calore dei suoi abitanti.

Il paesaggio

Come per le altre Canarie l’origine vulcanica è palese non appena atterri con l’aereo. Non ci sono vulcani da visitare, ma le montagne hanno la classica forma conica, e molte spiagge hanno la sabbia nera.

spiaggia nera

L’isola è decisamente brulla: poca vegetazione, pochi alberi – palme nelle zone più abitate – tanti sassi, pareti scoscese di pietra o di sabbia o di ciottoli. Ma è comunque affascinante, con paesaggi emozionanti, soprattutto se uno noleggia un auto (condizione quasi obbligatoria) e gira l’isola con tranquillità.

panorama di fuerteventura

Le strade sono buone, ben asfaltate e tenute bene, ma i limiti di velocità sono variabili: si passa da 90-110 km/h nei tratti dove ci son 4 corsie, ai 60 se non 40 km/h delle strade più piccole, perciò non si può correre più di tanto. State attenti perché ci sono anche pattuglie di poliziotti pronti a farvi la multa! A noi è successo.

strade a fuerteventura

Alcune zone più remote hanno tratti di strada adrenalitici, senza guard rail o con strettoie, affiancate da dirupi, se non ve la sentite, evitate! Come la pazzesca strada che porta a Cofete.

Il mare

I colori di Fuerteventura mi sono piaciuti tantissimo: le spiagge gialle o nere, che contrastano con il turchese dell’Oceano Atlantico.

windsurf

In molti punti dell’isola il mare è mosso, anche a causa del forte vento, ma ci sono zone più tranquille, come la Costa Calma dov’ero io, per entrare facilmente in acqua. Tenete presente che è bella fredda (almeno a Febbraio). Io il bagno non l’ho fatto, ma tutti i surfisti, windsurfisti, ecc. non si facevano tanti problemi, così pure i bambini tedeschi: una bella muta e via!

bambino in acqua

Il cibo a Fuerteventura

Considerato che siamo in un’isola spagnola, troverete molti piatti della cucina ispanica, dalle tapas, al gazpacho, al polpo alla gallega, ma non so quanto queste proposte siano veramente comuni degli abitanti, o siano più per i turisti che se li aspettano.

polpo alla gallega

Fra le specialità dell’isola, oltre al pesce, proposto in molti modi, c’è il gofio, un alimento ottenuto tostando un cereale, con il quale vengono realizzati molti prodotti. Io ho assaggiato la mousse, davvero squisita!

mousse di gofio

Nei menù troverete spesso piatti conditi con il mojo, una salsa che può essere rossa o verde (mojo rojo e verde), che accompagna la carne, il pesce o il formaggio. La base è sempre olio d’oliva, sale, aglio, ma ci possono essere varie aggiunte: o coriandolo o cumino o paprica. Nel mojo verde c’è anche il prezzemolo. Una volta assaggiato ne sono stata conquistata, è diventata una droga, compagna di ogni pietanza in questo viaggio.

Altro piatto molto comune le famose papas arrugadas, ovvero patate cotte nell’acqua di mare, con la buccia. Anche queste possono essere servite con il mojo.

Ultima cosa che vale la pena assaggiare sull’isola è il formaggio Majorero di Fuerteventura addirittura DOP. Del resto solo le capre possono vivere in questi posti!

Perché una vacanza a Fuerteventura

Mentre trascorrevo la mia settimana di relax, fra il lettino della spiaggia e le gite in macchina, mi sono domandata più volte cosa possa spingere una persona a prenotare una vacanza a Fuerteventura; escludendo infatti tutti gli sportivi dell’acqua e della bici (quanti ciclisti!), cosa offre?

E’ piccola, il mare è freddo, la vegetazione è particolare. Di storico-culturale c’è poco. E’ mite ma non calda.

Il fatto che fosse piena di tedeschi e nord europei mi ha fatto comprendere che sicuramente per qualcuno che viene da una temperatura molto fredda, magari sottozero, arrivare alla primavera perenne, è già una conquista. Per noi lo sbalzo climatico non è così netto. Sono anche più abituati di noi a fare il bagno con temperature più rigide. Al contrario noi italiani amiamo sguazzare nell’acqua calda e storciamo il naso se la temperatura dell’acqua è freddina..

D’altro canto le ultime tragedie terroristiche e i pericoli dei Paesi arabi hanno reso off-limits molte delle tratte a corto raggio, come l’Egitto e la Tunisia, pertanto non c’è più tanta scelta per chi vuole concedersi una settimana al caldo in inverno, con poche ore di volo.

tramonto a fuerteventura



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