Editoriale: viaggiare per incontrare

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Incontro. Ecco la parola chiave di questo numero di Dove. Con la I maiuscola, come nome proprio di qualcosa che lascia il segno. Tornati satolli e riposati dalle vacanze di Natale, ci siamo immersi nei racconti dei nostri viaggi. Più che i luoghi continuavamo a descrivere le persone conosciute, come se il vivere finalmente qualche giorno fuori dalla routine ci avesse regalato una boccata d’ossigeno nel mondo reale, fatto non di mete da conquistare, ma di esseri umani da conoscere. Perché è vero che con un clic sui social possiamo raggiungere anche migliaia di persone, ma poi gli incontri che restano sono quelli che non hanno bisogno di like, ma di tempo per rivedersi davanti a un buon caffè.

Così ci siamo chiesti: qual è oggi il senso dell’incontro nell’esperienza del viaggio e nella vita contemporanea dove l’esistenza reale è ormai fusa con quella virtuale? Nel nostro dossier (da pag. 153) Manuela Mimosa Ravasio ha rintracciato un possibile significato nell’opportunità di conoscere se stessi. Mariella Grossi ha trovato in bologna la città simbolo di questa nuova voglia di “guardare sé e l’altro” e Michele Ciavarella si è immerso nei codici della moda contemporanea come “un traduttore simultaneo” che facilita la conoscenza dell’altro, superando confini e barriere geografiche.

È bello poter naufragare in questi pensieri in redazione, perché anche da qui è nata l’idea del safari in Tanzania. Tutto è iniziato da un incontro con Tommaso Balestrini, laureato in economia, rapito da anni dal mal d’Africa. La sua passione per quella terra lontana gli ha fatto cambiare vita. Così lo abbiamo seguito in un incredibile viaggio che Stefano Tesi ha trasformato in un’emozione a pag. 54. Difficile descrivervi lo sguardo del nostro bravo fotografo Giovanni Tagini quando ci raccontava degli occhi del micione-leopardo che abbiamo eletto simbolo del servizio. E icona di questo numero di Dove è anche il nostro reportage da Parigi. Ve lo avevamo promesso: ecco, ci siamo tornati e abbiamo dato tutto lo spazio possibile a Paola Vallatta per raccontare la nuova energia che scorre nei quartieri feriti di Parigi. Troverete gli indirizzi, le indicazioni pratiche per avere le chiavi della nuova città, ma avrete un racconto fatto di persone conosciute per strada, nei locali. Incontri, appunto, autentici.

E se in questi giorni diventano sempre più attuali le notizie sulle primarie americane (il 1° febbraio inizia ufficialmente la corsa alla Casa bianca per gli aspiranti presidenti), il 15 marzo sarà coinvolto anche lo stato della Florida nel cosiddetto Big Tuesday. Qui al Gore nel 2000 perse la presidenza per una manciata di voti e sempre qui nel 2012 lo spoglio subì un grave ritardo. La Florida, detta Swing State (stato in bilico), è sempre stata oggetto di particolare attenzione durante la campagna elettorale. Così abbiamo deciso di immergerci in un pezzo d’America autentica e offrirvi un itinerario inedito, oltre Miami, tra paesi stile Truman Show, e contee dove le minoranze sono la maggioranza: insomma un luogo dove fare incontri reali lontani dagli stereotipi, una terra ben descritta a pag. 112 da Laura Varalla, trasferita da tempo in zona. Le immagini del servizio sono di Beatrice Pilotto, una fotografa di 23 anni, che debutta su Dove. “Ho visto un luccichìo negli occhi quando l’ho incontrata, è giovane, ma fidati, scommettiamo su di lei”. Me l’ha presentata così Maria Giovanna Aceti, la photoeditor. Detto fatto, scommessa vinta. Ed è nata anche la copertina di febbraio. Da un incontro con la I maiuscola.

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