Già quasi un mese senza lei ma nella casa che per risparmiare abbiamo ristrutturato assieme non mi sono mai sentito solo. Guardo il tetto, 6 mesi di lavoro sopra un’impalcatura ma alla fine è venuto QUASI come voleva Marta, il pavimento che assieme abbiamo montato, i mobili, la cucina, il bagno, tutto sa di lei, Marta è in tutto, ed è da qui che scrivo.
Dentro la mia testa c’è una voce che continuamente ripete: credi, spera, sogna. Mi prenderete per pazzo ma so che queste parole non vengono da me, sono un suggerimento del mio grande amore.
Credi.
Credo nel nostro progetto. Riusciremo ad aiutare i bambini meno fortunati, sono certo che nel mio lungo viaggio non sarò mai solo, che l’Italia è un paese fatto di tanta gente che mi aiuterà e passo dopo passo mi accompagnerà fino alla fine. Credo che Marta e Leonardo saranno per sempre con me.
Spera.
Spero che la mia grande avventura riesca in qualche modo a portare nel cuore di alcuni un messaggio: il dolore e la rabbia possono essere trasformati in amore. Spero di restare su questo binario per sempre, vicini uno all’atro.
Sogna.
Sogno il sorriso dei bambini, la speranza che a loro porterò. Sogno di vedere negli occhi di chi mi guarda con il cuore un po’ di Marta, un viaggio fatto di grandi incontri che mi arricchiranno dentro.
Sogno te amore mio, seduta sulla collina che tanto amavi, scaldata da un sole tiepido in mezzo a tutti i fiori che fotografavo ascoltando gli uccellini ed i rumori che venivano dal bosco.
#marta4kids
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via Credi, sogna, spera.
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