Verbier: piste mozzafiato e divertimento nel cuore delle 4 Vallées

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Con gli insidiosi passaggi e gli estremi pendii della parete nord, il Bec des Rosses è una leggenda per gli appassionati di discese su neve fresca e di salti acrobatici tra le rocce. Ma lo scenografico, ripido costone è solo una parte delle 4 Vallées, il maggiore carosello della Svizzera, esteso tra sei comuni: Verbier, il più celebre, Bruson, La Tzoumaz, Nendaz, Veysonnaz e Thyon. In quest’angolo francofono della confederazione elvetica ci sono 410 chilometri di piste, oltre 90 impianti di risalita, sette aree per il freeride in sicurezza, tre snowpark, cento chilometri di sentieri invernali, 35 itinerari per le ciaspole, 12 anelli per il fondo.

LE 4 VALLÉES, UN PARADISO PER TUTTI
Grazie alle abbondanti precipitazioni, all’esposizione e all’altezza, sulle 4 Vallées la neve è garantita da fine novembre ad almeno tutto aprile. I panorami sono grandiosi. Dai 3.300 metri del Mont Fort precipita una delle più belle piste nere della Svizzera, temibile verticale zeppa di gobbe. La pendenza è tale da far superare con facilità i 200 chilometri orari agli atleti dello speed skiing sull’apposito tratto a loro riservato.
Più adatta a chi ama le discese comode è la zona tra Les Ruinettes, Attelas e La Chaux, dove si dipanano tracciati rossi e blu. Un anfiteatro bianco perfetto anche per la sosta in quota. Le Dahu, sulle piste de La Chaux, vanta una cucina gourmet da gustare sulla scenografica terrazza dominata dal Bec des Rosses, mentre un altro punto di ristoro è La Vache, all’arrivo dello skilift intitolato al cantante James Blunt, da tempo residente in paese. Per chi volesse concedersi un tocco esuberante, il Mouton Noir alle Ruinettes, a 2.200 metri di altezza, è stato completamente rinnovato la scorsa stagione. Ogni martedì va in scena una spettacolare discesa notturna, in compagnia dei maestri della scuola di sci Adrenaline. Si sale con l’ultima corsa della funivia Medran, si brinda con i vini vallesani, si cena e poi giù, sugli sci, reggendo grandi fiaccole.

FREERIDE E SCI ALPINO
Il comprensorio è una calamita irresistibile per gli appassionati di freeride, che si lanciano dai 2.890 metri del Col des Gentianes, i 3.003 del Mont Gelé a Tortin, oppure nel Vallon d’Arbi: sono piste non battute, ma controllate, dove si prova l’emozione di scendere sulla neve fresca, ma senza la fatica della salita dello scialpinismo e senza rischi di valanghe. Nelle 4 Vallées sono ben sette questi tracciati, indicati sulla mappa delle piste con il colore giallo. Per chi vuole impararne i segreti, l’Ecole Suisse de Ski di Verbier, una delle 14 in paese, offre corsi tecnici e istruzioni per la sicurezza, in collaborazione con il Freeride World Tour.
Agli amanti dello sci alpino si consiglia la Piste dell’Ours, a Veysonnaz, classificata dagli esperti come una delle discese più belle del pianeta. Teatro in passato di numerose gare di coppa del mondo, inizia sull’altopiano di Thyon, attraversa un’ampia radura nel bosco e scende fino a Mayens de l’Ours, con pendenze che raggiungono anche il 50 per cento. Dopo il tramonto si scia sulla pista illuminata Des Esserts, una delle preferite dai principianti, tutti i giovedì di febbraio e marzo, dalle 18.30 alle 21.30.

VERBIER, DIVERTIMENTO E BUONA CUCINA
Verbier vanta anche una vita notturna molto intensa. In realtà il divertimento inizia già nel pomeriggio. L’après-ski più scatenato è quello di Farinet, sulla Place Centrale: la terrazza è sempre affollatissima, con musica dal vivo, happy hour dalle 16 alle 17 e – gran finale – danze scatenate sui tavoli. Ma è Le Rouge, all’arrivo dell’omonima pista, il posto dove vedere e farsi vedere. Per la cena, merita Le Caveau, con un ambiente rustico, un menu che ha per protagonista la raclette. Nella sala troneggiano i fornelli a lampada, usati per scaldare la superficie del formaggio, poi raschiato (raclé, in francese) e servito con patate, cipolline e cetriolini sottaceto.
I tiratardi non si fanno sfuggire The Farm, autentica istituzione, nata negli anni Settanta. Di quel periodo mantiene l’atmosfera e l’effervescenza; la frequentazione è sofisticata, con numerose apparizioni di vip. Sempre a Le Châble, un’alternativa per cena è la Brasserie 1, per piatti di cucina classica francese con influenze moderne. Nello stesso stabile, i quattro graziosi appartamenti di La Ruinette godono di viste panoramiche e sono arredati con pareti in legno e mobili d’epoca che fanno da contraltare a letti king size e cucine superaccessoriate. Una caratteristica che condividono con i tre appartamenti dell’Art Barn, della stessa proprietà. Il nome ricorda la precedente destinazione dello stabile, una galleria d’arte, ma la storia del fienile risale al 1608: si dice sia il primo costruito nella valle di Verbier.

NUOVI INDIRIZZI PER DORMIRE A VERBIER
Per godere di questo paradiso a Verbier si trovano soluzioni di fascino alla portata di tutti. È stato inaugurato da poco, per esempio, il Ride Inn, guesthouse ricavata in un caratteristico chalet, con zona giorno riscaldata dal camino, sala colazioni con un lungo tavolo comune, stanze in legno e prezzi contenuti. Scendendo lungo la Val de Bagnes, a una decina di chilometri si incontra Le Châble, uno dei borghi dove si ha la sensazione che il tempo si sia fermato. Qui a dicembre paese inaugura una nuova struttura, A Lârze (larice, in dialetto locale), un piccolo hotel di 10 camere realizzato dagli artigiani della regione, che si trova ad appena 5 minuti di cammino dalla stazione di partenza degli impianti, con cui si raggiunge il comprensorio delle 4 Vallées.

I VICINI BORGHI
In questi anni sono state aperte nuove connessioni che hanno facilitato l’accesso a tutto il comprensorio delle 4 Vallées. Tra questi, il collegamento con l’area di Bruson, rimasta a lungo il segreto sciistico di chi è nato in questa zona, tuttora defilata.
Piuttosto recente è anche la cabinovia veloce che ha trasformato i collegamenti con Nendaz. Posizionata su un altipiano soleggiato che sovrasta la Valle del Rodano, è tra le 21 località svizzere indicate come Famiglie benvenute. Ai bimbi sono dedicati l’area del Tracouet, attrezzata con tapis roulant, babylift e la pista di snowtubing al Tortin, la divertente discesa in slitta di tre chilometri, e una delle novità della stagione, il rinnovo del parco giochi al Plaine des Ecluses, accanto alla pista da slitta.
Nendaz ha anche un ricco programma di attività. Come i nove chilometri per il fondo o, per chi non ama gli sci, i cento di sentieri battuti, il pattinaggio e i sette percorsi per le racchette da neve, da fare anche con una guida. Tra questi, spicca l’itinerario della Bisse du Milieu.
Per chi cerca l’incontro con la neve vergine, le Guides Valais organizzano escursioni di scialpinismo ai 4.000 della regione, tra cui il Grand Combin (4.314 m) e, in eliski, con voli in elicottero e discese entusiasmanti dalla Rosablanche (3.336 m) o dal Petit Combin (3.663 m). E se l’adrenalina non bastasse, ci sono i lanci in parapendio dal Tracouet con Nicolas Benoît e Hervé Cerutti, di Element’air.
Voglia di sciare anche dopocena? Una volta al mese, nel weekend più vicino al plenilunio, c’è lo “Sci al chiaro di luna”. All’arrivo della cabinovia si è accolti da un aperitivo a base di vin brulè, cui seguono una cena al ristorante Tracouet, spettacolo di musica dal vivo e discesa sulle piste illuminate dalla luna.

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