Sono appena rientrata da un fine settimana in Friuli, dove ho visitato Udine e Cividale del Friuli, due città che conosco bene affettivamente (mia mamma è di queste parti), ma di cui non ho mai parlato sul blog. Pensandoci bene, erano diversi anni – forse più di 5 – che non le visitavo. Peccato, perché sono entrambe molto belle.
Cividale: piazza Duomo, con la statua di Giulio Cesare (in ombra)
Una ricca storia
Cividale oggi è una cittadina di poco più di 11.000 abitanti, e può sembrare poco importante, ma il suo patrimonio storico-artistico testimonia il ruolo chiave che ha avuto in passato, grazie soprattutto alla posizione strategica. I Romani, sotto Giulio Cesare, le attribuirono il ruolo di Forum (=mercato) Iulii, appellativo che si è esteso poi a tutta la Regione. Ebbe particolare importanza sotto i Longobardi, che nel 568 d.C la elessero capitale del primo ducato longobardo in Italia. Contese a Udine, per secoli, il primato di città più importante del Friuli. Si assoggettò a Venezia. Visse le invasioni, le guerre, le scorribande di ogni epoca e popolo. Fino alle tristi vicende delle due Guerre Mondiali che qui si contendevano il confine italiano.
Di tutto questo rimangono alcuni edifici e monumenti unici nel panorama italiano:
Tempietto Longobardo
Dichiarato Patrimonio Unesco nel 2011, il cosiddetto Tempietto Longobardo risale alla seconda metà dell’8° secolo, all’interno si trovano bellissimi affreschi e stucchi.
Insieme alla Chiesa di Santa Giovanni in Valle, il luogo di culto più antico dopo la cattedrale, costituisce un complesso monastico di rilievo per la Cividale longobarda. Ingresso a pagamento.
Per info: http://ift.tt/1OhruLu
Il tempietto longobardo ha una passerella a strapiombo sul fiume Natisone, molto suggestiva
Ponte del Diavolo
L’altissimo attraversamento sul fiume Natisone è legato a una simpatica leggenda locale: pare che i cividalesi si siano accordati col Diavolo in persona, pur di avere un modo per attraversare il fiume in questo punto così angusto.
La vista dal Ponte del Diavolo
Il patto prevedeva che la costruzione del ponte avvesse come merce di scambio un’anima, ma… (chiedete a qualche abitante la fine della storia!). Il ponte è opera dell’architetto J.Dugaro e Erardo da Villacco (XV secolo) ed è stato ricostruito nel 1918.
Sul Ponte del Diavolo le macchine passano a senso alternato, ma la domenica è solo pedonale
Impressionante la vista dall’alto, e l’acqua sembra davvero cristallina. Mio zio ci faceva il bagno da bambino, non so se ancora oggi sia possibile farlo, ma le Valli del Natisone sono famose per la bellezza selvaggia dei paesaggi, fra cascatelle, enormi rocce e grotte anguste.
Nonostante l’altezza, si vede il fondo!
Ipogeo celtico
Questo insieme di gallerie scavate sottoterra, sulla cui funzione c’è molta indecisione – una sorta di tomba? o forse un carcere di epoca romana e poi longobarda? – sono davvero interessanti. In pochi scalini si scende in un altro mondo, 3 corridoi scavati nella roccia, dove ti accompagna solo il rumore delle infiltrazioni d’acqua. Potresti pensare che è una grotta naturale, ma poi ti trovi davanti a nicchie, mensole, pilastri e due mascheroni… che enigma! Ingresso gratuito, ma vanno chieste le chiavi.
Casa medievale
La casa medievale, da poco restaurata, è un bell’esempio di com’era la vita domestica, dagli arredi delle varie stanze – la camera cubicolaris, il focolare, ecc. – ai vari usi e costumi. E’ piccola, si visita velocemente, e alcuni pannelli spiegano bene le funzioni dei vari oggetti. Ingresso libero, con donazione. Aperta lunedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18
Nel complesso il centro storico, raccolto in poche strade, è molto ben tenuto.
A livello di musei ci sono anche il Museo Archeologico Nazionale (8.30-19.30) e il Museo Cristiano e Tesoro del Duomo (10.00-13.00 / 15.00-17.00).
Enoteca De Feo
In Friuli, si sa, si beve bene, e ogni scusa è buona! Il rito dell’aperitivo, anche se non concepito come da noi, è molto diffuso. Uno dei posti migliori per bere un buon calice di vino a Cividale è l’Enoteca De Feo, in via Adelaide Ristori, 29 (dalle finestre si vede l’omonimo teatro).
E’ uno dei posti storici, e nonostante i cambi di gestione, la sua cantina è ben fornita. Ci si può anche mangiare, piatti tipici un po’ rivisitati. Io ho bevuto un’ottima Ribolla Gialla spumantizzata Teresa Raiz (3.30 €), accompagnata da un bel piatto di affettati, con un gustoso Prosciutto di San Daniele. Per info: http://ift.tt/1VmORok
Caffé Longobardo
Uno dei caffè “storici” di Cividale, in piazza Paolo Diacono, gestito per oltre 20 anni dalla stessa famiglia, dopo un periodo di chiusura ha riaperto. Ottimi i cappuccini (anche di soia) e le brioches. Buono il servizio.
Bar Ducale
Se volete acquistare la migliore Gubana – il dolce tipico della zona, da gustare rigorosamente sommerso di grappa – o uno strudel, il posto dove fermarsi è il Bar Ducale, giustamente segnalato da tutte le guide gastronomiche. Piazza Alberto Picco, 17.
In primo piano gli strudel, sul fondo le gubane: difficile scegliere!
Cividale, in un soleggiato e insolitamente mite weekend di dicembre, si è rivelata ancora più bella di quanto ricordavo, con tanti scorci suggestivi. Come potete ammirare da questa foto.
Fra l’altro abbiamo pure assistito a un matrimonio!
Per raggiungere Cividale del Friuli: da Udine in macchina sono circa 17 km, ci sono dei treni e bus, ma la cosa più comoda, purtroppo, è la macchina. In poco più di un quarto d’ora da Udine ci siete!
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via Cividale del Friuli
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